Trasferimento 2iRete gas da Mira a Selvazzano, fallito il tentativo di mediazione in Prefettura
I sindaci Dori e Pavanello pronti a impugnare il contratto: «Ci aspettavamo maggiore disponibilità». Mobilitazione dei lavoratori, scioperi in vista

MIRA. Nessun accordo al tavolo di concertazione promosso dalla Prefettura per la vertenza di 2iReteGas, l'azienda di distribuzione gas che ha annunciato la chiusura della sede di Mira e quindi l'abbandono della presenza nel Veneziano per trasferirsi a Selvazzano. Alla riunione erano presenti i sindaci di Mira, Marco Dori, e di Mirano, Maria Rosa Pavanello, in qualità di presidenti, rispettivamente, della Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta e dell'Unione dei Comuni del Miranese.
«L'azienda ha chiuso tutte le porte, di fatto confermando il trasferimento di sede e quindi l'abbandono del territorio» sottolineano Dori e Pavanello «Siamo molto rammaricati che non vi sia stata alcuna volontà di dialogo su questo aspetto. La sede di Mira è baricentrica, l'unica attiva sul territorio veneziano. Parliamo di una azienda che di fatto è concessionaria di un bene pubblico e ci saremmo aspettati, in una sede come la Prefettura, maggiore disponibilità nei confronti dei lavoratori e degli enti locali. A questo punto, come sindaci, riteniamo doveroso approfondire in ogni sede il rapporto attualmente in essere. Chiederemo di portare il tema delle concessioni gas anche all'attenzione della Città metropolitana, dove entrambi siamo stati eletti come consiglieri. Non è infatti lontanamente immaginabile che la futura concessione territoriale non preveda la presenza di una sede operativa nel territorio servito. Stiamo parlando di gas, della gestione di infrastrutture delicate che riguardano la vita di famiglie e imprese, ma anche di ospedali ed enti locali. È già pronta una lettera che invieremo al governo, alla Regione, e ai parlamentari per segnalare questa vicenda e chiedere un approfondimento, dato che questa azienda è partecipata anche da segmenti dello Stato e dato che ha motivato il trasferimento non con esigenze di natura economica».
Durissima anche la reazione del sindacato. «Come Filctem Cgil di Venezia ribadiamo che questa scellerata scelta allontana l'azienda dai cittadini e mette a rischio gli interventi di sicurezza e manutenzione. Come sindacato continueremo la mobilitazione con la conferma dello stato di agitazione e prevedendo un pacchetto di ore di sciopero. Andremo a bussare la porta ad ogni sindaco, governatore e ministro per rappresentare le nostre preoccupazioni. Inoltre, la mobilitazione prevederà una capillare informazione ai cittadini, primi usufruitori del servizio che 2IRG si garantisce in monopolio attraverso le convenzioni e che in questo caso gli impegni presi di garanzia di servizio non vengono rispettati.
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