Trascinati dalla pizzica musica di ribellione e melodia dell’incontro
MARGHERA. Gli esorcismi musicali della tradizione salentina arrivano venerdì sera sul palco del Rivolta. Il Canzoniere Grecanico Salentino è una delle band di musica popolare più acclamate in Italia e all’estero. Sulla scena fin dal 1975 il gruppo pugliese è stato recentemente celebrato anche nel più importante festival mondiale dedicato al folk e alla world music: il Womad. La loro esibizione in Inghilterra, al Charlton Park, risale all’agosto scorso e ha anticipato la trionfale Notte della Taranta, appuntamento che ormai da anni ha consacrato il Salento come capitale estiva della musica.
Nel cuore dell’estate il tacco d’Italia si trasforma in un susseguirsi di feste e sagre, eventi che risvegliano i centri storici, le masserie disperse tra i campi di grano e gli ulivi. E quasi sempre ad accompagnare questo rituale c’e la pizzica. Non si tratta solo di un sottogenere musicale tratto dall’universo delle tarantelle diffuse in tutto il meridione.
La pizzica non va relegata al ruolo di accompagnamento, non è esclusivamente la colonna sonora necessaria per lanciarsi in balli forsennati. Rappresenta sempre di più un valore antropologico inestimabile: in Salento, spazio sospeso tra terra e mare, tra l’Italia e la Grecia, grazie a un genuino interesse per la tradizione popolare e per il folklore negli ultimi anni il tarantismo ha conosciuto la sua rivincita sulla modernità. E il Canzoniere Grecanico Salentino è la massima espressione di tutto questo.
Dietro ai ritmi i del tamburello, le melodie orientaleggianti di violini, bouzuki e zampogne, i canti che sembrano sgorgare dal cuore e gli affascinanti volteggi delle danzatrici, c’è la capacità innata dei popoli di mantenere la propria identità, di tenersi ancorati alla proprie radici. Baccanali, culti dionisiaci, liturgie pagane, antichi miti greci, rito sciamanico in musica: ecco a voi la taranta. Lavorare nei campi espone al rischio di essere morsi dal ragno velenoso e di doversi poi curare, per giorni, ballando come forsennati, inseguendo il ritmo delle terzine e le languide armonie. Nell’hangar del Rivolta, così come in Salento, ormai non c’è più chi crede ai canoni classici del “tarantismo”, ma rimane ancora oggi la necessità di farsi curare, di lanciarsi in giravolte e piegamenti per purificarsi dalla possessione di ben altre entità. Il Canzoniere Grecanico Salentino può portare in scena una musica di ribellione e di rifiuto, ma anche di incontro.
Perché nella pizzica c’è il gioco e c’è anche la seduzione. Il movimento dei veli attorno al corpo della donna è una risposta alle avances della controparte maschile. La musica in questo contesto non svolge certo un ruolo di gregaria, non è semplicemente al servizio degli ascoltatori, anzi. Sarebbe poi un errore grave derubricare i brani del CGS a semplice revival. La band guidata dal violinista Mauro Durante (che ha ereditato la leadership dal padre Daniele nel 2007) propone una lettura moderna e contemporanea dei canoni della pizzica.
Formato da musicisti eccelsi (con Emanuale Licci per gli strumenti a corda; Giancarlo Paglialunga al tamburello; Giulio Bianco ai fiati; Massimiliano Morabito alla fisarmonica; Maria Mazzotta alla voce) il Canzoniere Grecanico Salentino, riarrangia i brani tradizionali e ne scrive di nuovi guardando al presente. E mentre Silvia Perrone balla sul palco, trasportata dalla musica, è facile lasciarsi andare in una trance taumaturgica, che suona oggi così lontana nel tempo, e così vicina alla nostra sensibilità. Venerdì 22 novembre, Centro Sociale Rivolta via Fratelli Bandiera 45, Marghera (Venezia). Apertura cancelli ore 19, biglietto 7 euro. Info: www.sherwood.it.
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