Transennata l’ex Vempa parte la ristrutturazione
Operai al lavoro per transennare l’area dell’ex Vempa sul cavalcavia di Mestre. È il segnale atteso da anni, quello del via ad interventi nell’edificio abbandonato da decenni e sgomberato la settima scorsa dagli agenti della polizia municipale. Qui gli operai, che stavano allestendo il cantiere, hanno visto un gruppo di stranieri scappare di corsa ai piani superiori del palazzo. E hanno chiamato i vigili. Nel successivo blitz della polizia locale sono stati rinvenuti un coltello, siringhe usate e una dose di cocaina, probabilmente abbandonata nella precipitosa fuga degli occupanti. Lo stabile dal 16 aprile è tenuto sotto sorveglianza dalla polizia locale d’accordo con la proprietà e ieri gli operai sono tornati al lavoro per allestire il cantiere. Per ora, i lavori non riguardano la costruzione del nuovo ostello per il quale si sta ancora definendo il progetto urbanistico ed architettonico. Dal Comune ci viene spiegato che gli operai sono impegnati in una serie di demolizioni interne, necessarie visto che alcuni solai dell’edificio sono dissestati e per evitare problemi statici si è deciso di intervenire quindi, con un intervento di messa in sicurezza.
L’ostello alla Vempa è un progetto di cui si parla da anni e pare marciare, nonostante le difficoltà. Nella zona tra il cavalcavia di Mestre e via Ca’ Marcello e via Torino, nel triangolo di strade vicino alla nuova università di Scienze ambientali di Ca’ Foscari, i progetti di ricettività a basso costo sono tanti e tutti attesi. L’area della Demont, vicino al palazzo dei sindacati, potrebbe diventare un albergo “low cost” vicino alla stazione, simile ai “Formula Uno” francesi. Stanze a venti euro a notte, perfette per viaggiatori di passaggio e studenti. Al progetto lavora un gruppo tedesco. Un altro gruppo tedesco, l’A&O pensa da tempo all’ostello alla Vempa, nel palazzo della ex concessionaria. Tra l’area Demont e quella della Vempa, si parla di quasi 900 posti letto a basso costo da realizzare. C’è poi il piano di residenze per studenti di Ca’ Foscari e della Venice Campus in via Torino (700 posti). Gli interventi, complessivamente, punterebbero a realizzare quasi 1.600 posti letto per giovani che potrebbero soggiornare in terraferma e animare la città di Mestre, richiamando nella zona altri servizi. Ovviamente la questione è seguita dagli uffici dell’Edilizia privata e di Urbanistica del Comune che stanno valutando con gli architetti dei vari interventi come modificare i vecchi progetti, oramai superati. E un tema prevale su tutti: quello dei parcheggi previsti dalle norme urbanistiche ma che in una zona come quella della stazione sono già ampiamente presenti, tra offerta pubblica e privata.
E quindi in Comune si valuta l’ipotesi della monetizzazione dello standard dei parcheggi, che avrebbe ovvii benefici per le entrate del malandato bilancio di Ca’ Farsetti.
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