Tram Mestre, c’è lo stop alle pubblicità integrali: "La pellicola sigilla le vie di fuga"

La Motorizzazione le vieta per motivi di sicurezza. L'azienda: "Stiamo studiando un correttivo"
agenzia Candussi. Giornalista;: Chiarin. Tram fermo all'incrocio tra via Colombo e via Bissuola Mestre
agenzia Candussi. Giornalista;: Chiarin. Tram fermo all'incrocio tra via Colombo e via Bissuola Mestre

VENEZIA. Niente più tram avvolti integralmente dalle pellicole pubblicitarie di questo o quello sponsor. Nei giorni scorsi, infatti, la Motorizzazione civile ha dato lo stop ad Avm-Actv: la pellicola adesiva con i messaggi pubblicitari, aderendo anche ai vetri delle vetture, in caso di emergenza ne impedirebbe la rottura dall’interno con l’apposito “martelletto”, bloccando una fondamentale via di fuga. Da qui il divieto, a tutela della sicurezza dei passeggeri del tram: a tre anni dall’entrata in servizio.

«Sì, abbiamo ricevuto questa comunicazione», conferma l’amministratore delegato di Avm, Giovanni Seno, «e ora i nostri uffici tecnici stanno studiando una proposta, che avanzeremo in tempi brevi alla Motorizzazione: lasceremo libere le finestre indicate come uscite di sicurezza».

Tant’è, per ora niente più pubblicità integrali e relativi incassi. La stessa che, invece, continuerà ad avvolgere i convogli del People Mover: è una funivia e pertanto non rientra sotto la vigilanza della Motorizzazione.

Riflettori accesi, quindi, una volta di più sulla pubblicità sui mezzi del trasporto pubblico: dei giorni scorsi, la polemica politica per conflitto di interessi che ha investito il sindaco Luigi Brugnaro, titolare di Attiva Spa, società della holding Umana che si occupa anche di pellicolature pubblicitarie e che ha sottoscritto negli ultimi due anni contratti per 100 mila euro con Vela (partecipata del Comune), proprio per le pubblicità su vaporetti, tram, bus e people mover. Ora è in corso la gara d’appalto per quasi 2 milioni di euro.

Tram alle prese anche con la necessità di programmare interventi urgenti per trovare una soluzione definitiva per rafforzare i 20 chilometri della linea aerea elettrica, oggi sostenuta da 1300 fascette di plastica, e per stabilizzare il sistema elettronico di diagnostica, come richiesto dalla commissione di collaudo.(r.d.r.)

 

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