Tram, in piazzale Roma la pensilina è stata coperta

Manufatto nero di 18 tonnellate, criticato sui social network. Slitta il pre esercizio dopo le verifiche della commissione ministeriale, prime corse entro l’estate
Di Mitia Chiarin

È terminata solo alle quattro di ieri mattina, alla presenza dell’amministratore di Pmv Antonio Stifanelli, la posa della copertura della nuova fermata del tram di piazzale Roma. Una gru di 40 metri di altezza nel cantiere del tram ha lavorato tutta la notte per posizionare sull’unica campata centrale in cemento, realizzata due settimane fa, tra le piattaforme del tram, la pesante struttura di acciaio nero che fungerà da copertura della fermata. Una struttura che molti veneziani hanno già accolto storcendo il naso vista l’imponenza del manufatto e il colore, deciso dalla Soprintendenza, che richiama direttamente il vicino palazzo di giustizia.

Una copertura che pesa 18 tonnellate, realizzata in tre pezzi (uno di otto tonnellate, gli altri due da cinque) che nella notte tra lunedì e ieri sono stati montati come se si trattasse di un grosso e pesante Lego e poi issati dalla imponente gru del cantiere della Sacaim. La campata che regge la struttura, realizzata in cemento e con all’interno una grossa quantità di ferro, spiega Stifanelli può resistere a raffiche di vento fino a 300 chilometri orari. Insomma, dovrebbe tenere anche il passaggio di un tifone.

Vedremo invece se questo intervento, ultimo tappa del cantiere decennale per portare il tram da Favaro a Piazzale Roma, resisterà ai venti polemici di critica, che si sono già sollevati ieri dai social network, criticando l’impatto estetico dell’opera.

Stifanelli spiega che la struttura la sera sarà illuminata sia ai lati che nella copertura, garantendo attese sicure del tram in partenza e arrivo a piazzale Roma.

Sì, ma quando vedremo il “siluro” rosso veneziano iniziare le corse regolari?

Complice la competizione elettorale, l’aggiornamento sui tempi del tram si è fatto attendere qualche settimana: venerdì scorso è tornata a Mestre la commissione ministeriale che deve autorizzare il via alle corse. Hanno fissato con Pmv e imprese (che registrano ancora un piccolo ritardo sul fronte della consegna della documentazione finale) un calendario di riunioni e verifiche tecniche che prevede il ritorno dei commissari in città venerdì prossimo e poi l’8 e 9 giugno, e, se serve, anche l’11 e 12 giugno.

Entro il ballottaggio del 14 giugno dovrebbe essere decretata la fine lavori e la commissione dovrebbe fissare, dopo una serie di verifiche e prove tecniche che si concentreranno in particolare sul passaggio dal cavalcavia di San Giuliano al ponte della Libertà, tempi e modi del pre esercizio. Che potrebbe durare una settimana come un mese, ancora non si sa. Quel che è certo è che il via ufficiale alle nuove corse è già in ritardo, rispetto alle tabelle di marcia degli ultimi mesi che sono state tutte disattese, e forse passerà anche il mese di giugno. Di certo il nuovo sindaco di Venezia sarà chiamato ad inaugurare le corse aperte ai cittadini. Si spera, a questo punto, entro l’estate.

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