Tram, il secondo test è ok Corse dal 20, quasi fatta
Tre tram in corsa lenta, uno dietro l’altro, distanziati di pochi minuti, per provare il sistema di scambi e semafori di piazzale Cialdini. Tram che sono tornati a correre ieri dalle 14 e per tutto il pomeriggio in centro a Mestre. Pmv preme sull’acceleratore dei cantieri per giungere entro fine anno a Marghera ed entro l’estate 2014 a Venezia. Primo obiettivo, comunque, far riprendere le corse del tram dal 20 settembre sul tragitto tra Favaro e via Sernaglia, poco lontano dalla stazione ferroviaria di Mestre.
Ma tutto dipenderà dalle valutazioni della commissione di sicurezza, organismo del Ministero delle Infrastrutture, e che ha sempre l’ultima parola in fatto di riattivazione del servizio tram. Lo si era già capito a Mestre per il lungo stopo dopo l’incidente al giunto della linea aerea che ha fermato le corse alla fine del 2012. E lo stesso vale oggi con il tram in deposito dall’1 luglio per uno stop stavolta tecnico: per due mesi, approfittando dell’estate, si è lavorato in piazzale Cialdini per realizzare gli scambi che consentiranno ai tram dall’interscambio previsto nell’attuale parcheggio a raso di andare verso la stazione e Marghera o verso viale San Marco, direzione Venezia. Scambi che non sono solo nuove rotaie, come il tronchino per le evoluzioni in via Lazzari, ma anche sofisticati apparati di regolazione, che sono presenti nel sottosuolo di via Colombo e che devono funzionare alla perfezione, pena il blocco del sistema tram e il caos in una delle zone centrali della città, ovvero l’asse di piazza XXVII Ottobre.
Ieri seconda prova tecnica, dopo quella della scorsa settimana, con la novità di tre tram fatti uscire dal deposito di via Monte Celo per il viaggio verso la stazione e nel primo tratto di viale San Marco. Prove che hanno interessato non solo gli scambi e la curva per percorrere il tronchino di via Lazzari ma anche i tempi dei semafori.
Prima di chiudersi in una riunione tecnica con l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo, l’amministratore di Pmv, Antonio Stifanelli ha spiegato: «Le prove sono andate ancora una volta bene. Ora con l’Ati analizzeremo i report tecnici e le relazioni di funzionamento dei sistemi semaforici. Una corposa documentazione tecnica che nelle prossime ore invieremo al Ministero chiedendo che la commissione tecnica venga a Mestre per l’esame finale. Speravamo di portare qui la commissione entro il 10 settembre, ma credo che la visita si terrà invece tra l’11 e il 13 settembre. Saranno loro a dire, ufficialmente, che le corse del tram possono riprendere. Noi, dal canto nostro, continuamo a confidare in un via libera alla ripresa delle corse dal 20 settembre».
Una ripresa a metà settembre consentirebbe ad Actv di gestire meglio il ritorno degli studenti sui bus dei pendolari visto che a metà mese riaprono tutte le scuole. E molti mestrini che utilizzano il mezzo sulla tratta tra Favaro e la stazione hanno finito in questi due mesi di stop con il rimpiangere la comodità del “siluro” rosso, rispetto ai bus sostitutivi messi in campo da Actv e comunque sempre pieni di gente nelle ore di punta. E questo anche se il tram continua ad essere tema di polemiche politiche. La crisi, infatti, ha costretto molti a preferire i mezzi pubblici all’auto privata, per cercare di risparmiare. Un aumento di utenza evidente in terraferma anche dalla ressa di questi giorni alla biglietteria HelloVenezia di via Verdi per la campagna di abbonamenti annuali e la sostituzione di qualcosa come 200 mila tessere Imob che sono in scadenza entro fine anno e che vengono sostituite dalla nuova carta “Venezia Unica”.
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