Tram, finalmente unite Marghera e Mestre / FOTO
MARGHERA. Il nonno vive a Marghera, la nipotina in via Caneve. Ieri sono stati loro tra i primi a viaggiare sul tram da Marghera a Mestre. «Ora stiamo vicini, non più divisi dai binari: è una bella cosa», dicono soddisfatti.
Il tram riunifica due parti della città divise dalla ferrovia da decenni. Marghera e Mestre si avvicinano con un viaggio di appena un quarto d’ora, quanto serve per andare in tram dalla fine di via Cappuccina a via Lavelli, nel cuore della Città giardino. 182 corse nei giorni feriali, 122 nei giorni festivi. Da Marghera si raggiunge Favaro in 40 minuti. Dalla primavera 2015 la linea si spezzerà in due, con l’introduzione delle corse fino a piazzale Roma.
Ieri l’inaugurazione delle corse per Marghera, gratuite per l’occasione, con il taglio del nastro della nuova e moderna fermata sotto la stazione ferroviaria a Mestre, tra seggioline rosse e scale mobili, e poi con l’arrivo del primo mezzo fino al centro Panorama di Marghera e da qui in piazza Mercato dove si è svolta una sobria cerimonia pubblica. Nel primo vagone hanno viaggiato il sub-commissario prefettizio del Comune Natalino Manno, il presidente della Municipalità di Marghera, Flavio Dal Corso, il direttore generale del Comune, Marco Agostini, l'amministratore delegato di Avm Spa, Giovanni Seno, e l’amministratore unico di Pmv, Antonio Stifanelli. E poi il presidente di Actv Luca Scalabrin e tecnici delle imprese e del Comune.
Partenza alle 13.45, arrivo in piazza Mercato dopo il passaggio a Panorama alle 14.30. Tra il pubblico, l’ex assessore Ugo Bergamo. I comunali hanno esposto uno striscione contro i tagli, un signore ha accompagnato gli interventi con squlli di tromba. Tanta gente soprattutto alle fermate, curiosi di provare il nuovo mezzo di trasporto atteso da anni e condizionato da tanti intoppi. Da ultimi i cali di tensione, risolti con l’aiuto di Enel. Problemi ricordati da Antonio Stifanelli amministratore unico di Pmv che ha chiesto scusa ai cittadini per la lunga attesa: «Ci sono stati ritardi, inconvenienti e anche qualche errore» (come il cambio di tracciato da via Piave a via Cappuccina). I conti però non sono lievitati». 208 milioni di spesa totale, compreso l’arrivo, prossimo, a Venezia.
Il tram a Marghera era atteso da sei mesi: Orsoni l’aveva promesso a Pasqua. I cantieri sono stati avviati dieci anni fa a Favaro, il via ai lavori a Marghera nel 2007. Nel 2008 è iniziata la realizzazione del sottopasso, unico nel suo genere. In mezzo, tanti problemi come lo stop al sottopasso e il blocco per la rottura del giunto in piazza Barche. Da marzo 2014 è finita la tratta di Marghera. Il pre esercizio è iniziato l’1 agosto 2014 ad un anno esatto dalla prima corsa di un tram trainato da un trattore.
«Questa è una svolta storica per Venezia, entriamo di diritto tra le smart city», ha detto Manno, che il tram lo usa spesso e lo apprezza: assicura l’aiuto della gestione commissariale per arrivare in primavera a Venezia. Di più: «Stiamo lavorando con il ministero per trovare i fondi per arrivare a San Basilio». Costo 27 milioni, coperti dal ministero per il 60 per cento; vanno cercati altri 12 milioni. Sicuro, dice Stifanelli, anche lo sblocco, in sede di bilancio 2014, del milione e mezzo di euro per la stazione di interscambio delle future due linee tramviarie in piazzale Cialdini.
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