Tram, ecco la fermata sottoterra Da Natale le corse per Marghera
«Un'opera di grande impegno, anche dal punto di vista ingegneristico, che contribuirà a cambiare in meglio la mobilità cittadina». Questo il primo soddisfatto commento del sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, durante il sopralluogo, svoltosi ieri mattinata, al sottopasso del tram che unisce la stazione di Mestre a Marghera. Dopo 29 mesi di lavoro il sottopasso è oramai quasi pronto. Le pareti sono piastrellate di grigio, nella parte centrale all’altezza della sottostazione il colore della pareti sarà bianco con profili neri. Due gli accessi, uno attraverso le scale dal piazzale davanti al condominio Splendid. L’altro accesso è all’altezza del binario uno della stazione.
Una scalinata mette in collegamento direttamente la futura fermata del tram con il primo binario della stazione ferroviaria. «Poi arriveranno anche le scale mobili»; dicono i tecnici della Mantovani che si occupano di questo cantiere che ha preso avvio nel marzo 2011, non senza difficoltà. I lavori sono davvero al punto finale, si è capito ieri. Orsoni è arrivato alle 11.30 con il vicesindaco, Sandro Simionato, e gli assessori comunali alla Mobilità, Ugo Bergamo, ai Lavori pubblici, Alessandro Maggioni, all'Urbanistica, Andrea Ferrazzi, allo Sviluppo economico, Alfiero Farinea, e al presidente della Municipalità di Marghera, Flavio Dal Corso. Ad attenderli Antonio Stifanelli presidente di Pmv che con Orsoni ha percorso i 397 metri del manufatto, dei quali 258 in galleria. Le due rampe di accesso da via Rizzardi e via Cappuccina misurano entrambe 70 metri. Arrivati all’altezza della sottostazione, basta alzare lo sguardo verso la fine del tunnel per vedere il tram fermo in attesa di partire in direzione di Favaro.
Il lungo tunnel vedrà la fine dei lavori civili ad agosto e laconclusione dei lavori impiantistici entro novembre. Il tunnel mette in collegamento via Cappuccina e Marghera.
Serrata la tempistica, per recuperare i ritardi ai cantieri del tram dovuti al maltempo e che hanno portato anche alla richiesta di lavori notturni: entro fine agosto una vettura del tram sarà portata da Favaro a Marghera Panorama con uno speciale trattore per consentire le prove di trascinamento e verificare le sagomature del binario; quindi si proseguirà direttamente con il tram in trazione autonoma; seguiranno poi i test della commissione ministeriale per l'apertura al pubblico della tratta, prevista entro la fine di quest'anno.
Confermato per i lavori sull’interscambio di piazzale Cialdini lo stop alle corse del tram in città dal 1 luglio al 15 settembre. Servizio sospeso per più di due mesi , ma ripresa regolare con l'inizio dell'attività scolastica. Il periodo estivo è stato scelto per creare minori disagi possibili agli utenti, in considerazione che tali lavori non possono essere svolti durante l'esercizio regolare. Verrà garantito un servizio sostitutivo di autobus che seguirà lo stesso orario del tram.
Stifanelli ha ricordato che con questi ultimi lavori prenderanno forma le linee previste dal progetto: la Favaro-Cialdini-Venezia e la Cialdini-Marghera con una stazione attrezzata in via Colombo e deviatoi per collegamenti parziali. La speranza di Bergamo e Stifanelli resta quella di regalare ai mestrini le prime corse da Mestre a Marghera entro Natale 2013. Contemporaneamente continuano i cantieri per attivare entro l’estate 2014 la linea per Venezia.L’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo auspica che il collegamento sia attivato entro la primavera 2014, ma realisticamente, dice Stifanelli, è meglio pronosticare il via alle corse dall’estate del prossimo anno.
Il sindaco ha voluto complimentarsi con quanti hanno contribuito alla realizzazione del tunnel «anche perché costruito mantenendo la funzionalità del traffico ferroviario». “Questa nuova tratta», ha proseguito Orsoni, «è stata concepita in modo razionale in quanto mette in collegamento il tram con la stazione ferroviaria e quindi con la rete dei trasporti regionali (metrò reginale) consentendo un alleggerimento del traffico non solo in ambito cittadino ma anche in un'area più vasta». Il tram, quindi, come mezzo di trasporto moderno per un territorio più vasto. E infatti in Comune, conferma Orsoni, si pensa già a prolungare i collegamenti. «Stiamo lavorando anche per poter realizzare le linee aggiuntive del nostro sistema tranviario con la tratta per San Basilio, ma soprattutto con l'arrivo del tram all'Ospedale dell'Angelo. Proprio quest'ultima tratta è il tema principale su cui ci dovremo concentrare nei prossimi tempi, poiché rappresenta il naturale completamento della nostra mobilità». E nel Piano della Mobilità, in discussione presso le municipalità , si mette in conto anche la possibilità di una nuova linea da Favaro per l’aeroporto di Tessera.
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