Tram bloccato per ore da un’auto parcheggiata male

Sono bastati pochi centimetri in via San Donà per bloccare l’intero servizio a Mestre. Nessun progettista l’aveva calcolato. Intanto a Marghera è festa per l’arrivo del primo convoglio guidato dal sindaco

MESTRE. Mentre tutti si stavano affannando a festeggiare le prove del tram arrivato a Marghera, ieri a Mestre il “siluro rosso” è stato completamente bloccato per un’auto parcheggiata male, un’Audi, infilata di traverso in un parcheggio laterale in via San Donà all'altezza dell'incrocio con via Ca' Rossa.

Non molto, appena venti centimetri di “posteriore” più in fuori e il tram non poteva più passare, come dimostra la foto inviataci dalla nostra affezionata lettrice Daniela Lorenzon.

Va bene che l’automobilista ha sbagliato, ma viene da chiedersi se nessuno, tra i progettisti dell’opera, costata tra l’altro una marea di soldi e anni di sacrifici per la città, ha mai pensato che forse ci voleva un po’ più di spazio. Un tram infatti non è una filovia, mezzo che sarebbe stato molto più agile nel traffico non andando su rotaia ma su ruote.

Risultato: i convogli sulla linea non potevano far altro che far scendere i passeggeri, Actv ha messo in campo un servizio sostitutivo di autobus fino a quasi le 19.

Le code di auto si sono subito formate fino a Favaro e via Vespucci. Solo l’arrivo del carro attrezzi ha potuto rimuovere l’ostacolo e liberare di nuovo il servizio.

Intanto a Marghera un autista d’eccezione ieri per il tram che ha raggiunto dal sottopasso, tra Mestre e Marghera, la piazza Sant’Antonio di Marghera. A condurre il mezzo nei primi cento metri è stato il sindaco Giorgio Orsoni andato poi ad incontrare i cittadini di Marghera per l’assemblea organizzata dalla Municipalità, per informare sul prossimo arrivo del tram. Date certe ancora non ci sono ma Pmv e Comune confidano di avviare le corse da Favaro fino al Panorama subito dopo Pasqua, allungando il percorso della linea T1 e portandolo a dieci chilometri. In 37 minuti si andrà da Favaro al Panorama; da piazzale Cialdini ci vorranno 20 minuti. «Andiamo a sanare la frattura causata dalla ferrovia e riuniamo Mestre con Marghera», ha detto il sindaco. L’arrivo del sindaco in tram a piazza Sant’Antonio è stato a sorpresa, tra lo stupore di qualche passante, e senza clamore. Del resto alle corse di prova il tram ha abituato tutti in questi mesi. Marghera risponde con cittadini attenti soprattutto ai fatti. Nessuna contestazione al teatro Aurora, che via via si riempie, ma tanta voglia di capire e avere informazioni certe.

«È emozionante trovarsi nella cabina del tram, un mezzo moderno che unisce finalmente due parti importanti della terraferma e che migliora la mobilità di una città che primeggia per innovazione e questo è confermato anche dal grande lavoro fatto sui sottoservizi con i cantieri del tram», ha detto Orsoni. All’Aurora lo attendevano circa 300 persone. Con lui c’erano il presidente della Municipalità Flavio Dal Corso, che ha spiegato la “rivoluzione” tramviaria, che tocca viabilità, mercato e commercio, corse dei bus, gli assessori Ugo Bergamo e Carla Rey, l’amministratore Antonio Stifanelli, Elio Zaggia di Actv (presente anche il presidente di Avm, Giovanni Seno) e l’ingegnere Andrea Ruggero della Mobilità.

I lavori, praticamente completati, prevedono ora corse di prova e verifiche su linea e tracciato fino al prossimo 15 aprile, data indicata da Stifanelli come quella per l’invio alla commissione ministeriale Ustif della dichiarazione di fine lavori. Poi dipenderà dalle decisioni dei commissari i tempi del pre-esercizio, anticamera del via alle corse. «Speriamo di avviare l’esercizio subito dopo Pasqua, o nella peggiore delle ipotesi, entro le prime due settimane di maggio», dice Stifanelli. Cambia collocazione il mercato, che si sposta verso piazza Sant’Antonio. Cambia anche la viabilità con un tram che viaggerà, a differenza di Mestre, per la maggior parte in corsia riservata e con semafori (da 16 sono scesi a otto).

Linee del trasporto pubblico modificate ma non troppo: la 6 barrata (Venezia Panorama) lascia il posto alla 6L con capolinea in piazzale Concordia. Modifiche alle linee 13, 15, 16, restano invariate le linee 6 e 3. Le fermate del centro di Marghera diventano dei piccoli interscambi in cui gli utenti potranno scegliere se prendere il tram o il bus. I collegamenti con Venezia continuano ad essere assicurati dai bus, in attesa - come ha spiegato l’assessore Bergamo - che prenda corpo la linea aggiuntiva Giovannacci-Pili, abbozzata con il Palais Lumière: «Stiamo lavorando alla linea per San Basilio e non abbiamo abbandonato l’idea di una corsa B fino ai Pili per i collegamenti Marghera-Venezia, così come pensiamo a come finanziare l’arrivo del tram all’ospedale di Mestre».

Sei corse l’ora nei giorni feriali, una ogni dieci minuti, e quattro corse l’ora nei festivi, una ogni quindici minuti. Con l’arrivo del tram a Marghera il percorso arriva ai 10 chilometri sulla tratta Favaro-Panorama, percorribile in 37 minuti (20 minuti da piazzale Cialdini) e otto fermate in più. Le fermate di Marghera si chiameranno: Stazione Fs, Giovannacci, Lavelli, Sant’Antonio, Mercato, Beccaria, Emmer, Bottenigo, Panorama. Corse nei giorni feriali dalle 6.08 del mattino alle 21.08 da Montecelo; dalle 6.54 alle 21.54 da Panorama. La domenica corse da Monte Celo dalle 6.08 alle 21.08 e da Panorama dalle 6.54 alle 21.54. Al tram si aggiungono le corse invariate delle linee di bus 3 (solo feriale), 6, 16, 81F; tre corse l’ora della 6L (ogni venti minuti); invariati gli orari della linea 13 e 15 festiva.La 15 feriale effettua due corse l’ora.

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