Tram a Venezia, lavori al rush finale
Prove tecniche per il tram ieri mattina in viale San Marco, con qualche disagio per gli automobilisti costretti a rimanere in coda dietro al siluro rosso, che a partire dalle 10 ha percorso viale San Marco da piazzale Cialdini fino a San Giuliano, e poi è tornato indietro.
Il tram è stato trainato da un trattore con l’obiettivo di provare il pantografo e valutare eventuali ingombri al percorso. A bordo del tram Antonio Stifanelli, presidente della società del comune che sta gestendo i cantieri del tram. Le prove hanno dato esito positivo anche se, come era stato ipotizzato, nei prossimi giorni bisognerà sfrondare una dozzina di alberi i cui rami intralciano o potrebbero intralciare il passaggio del tram che, da metà maggio - se non vi saranno ulteriori intoppi - dovrebbe entrare in servizio fino a piazzale Roma. Ieri per evitare il blocco del traffico le prove non sono state realizzate nell'orario di punta dei pendolari anche se alcune auto, e soprattutto gli autobus, sono andati a rilento, costretti a rimanere alle spalle del convoglio e ad aspettare che - ad esempio quando viaggiava in direzione di San Giuliano - accostasse a destra, nella corsia a lui riservata, consentendo così il passaggio dei mezzi che seguivano. «Sono soddisfatto delle prove», dice Stifanelli, «perché non ci sono stati intoppi». Un ulteriore passo in più in vista dell’arrivo del tram a piazzale Roma, previsto per la metà di maggio, a patto che nei prossimi giorni non ci siano inciampi. Il 19 febbraio è prevista la conclusione dei lavori nei cantieri stradali allestiti a San Giuliano e nelle due sotto-stazioni elettriche di Marghera (sotto il ponte di San Giuliano) e del Tronchetto.
Dal giorno successivo Pmv attende dall’azienda costruttrice i faldoni dei documenti con le relazioni sui lavori compiuti che dovranno poi essere valutati dai tecnici del ministero del trasporti per il via libera alle prove di pre-esercizio. «Se la ditta ci consegnerà i documenti già il venti», dice Stifanelli, «è molto probabile che il tram possa entrare in servizio entro la metà di maggio». La cautela di Stifanelli è imposta dal ritardo - anche di settimane - con il quale l’azienda costruttrice presentava i documenti, e dal fatto che in almeno un caso erano stati consegnati in modo parziale, rallentando così l’avvio del servizio di trasporto pubblico.
Come noto però dall’estate scorsa la Psc è subentrata alla vicentina Gemmo dalla quale ha acquistato per 50 milioni di euro, il ramo Servizi Ferroviari, un pacchetto nel quale c’erano anche i cantieri del tram. «La differenza si è vede già nel numero delle squadre al lavoro nei cantieri», dice Stifanelli, «quindi speriamo che ci consegnino i documenti in tempo. Anche perché per ogni giorni di ritardo c’è una sanzione di 25 mila euro». Superato questo passaggio inizieranno le prove del pre-esercizio, la cui durata è stimata in due mesi. Non saranno prove semplici: il tragitto è lungo, ci sono due sotto-stazioni da mettere alla prova e c’è un cavalcavia da testare, dove potrebbe essere necessaria qualche limatura come era stato - si ricorderà - per il sottopassaggio della stazione ferroviaria di Mestre, dove il tram “grattava” leggermente. Con l’arrivo a Venezia spunterà a piazzale Roma, all’altezza della rotonda della biglietteria Actv, un semaforo per evitare possibili collisioni tra il tram in entrata - per un breve tratto contromano - e le auto in uscita dal piazzale.
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