Tragica immersione alle Tegnue, muore un sub a Chioggia

Mauro Baldina, 56 anni, di Piove di Sacco era con altri dieci appassionati quando è stato male durante l’immersione 

CHIOGGIA. Tragedia ieri mattina in mare, al largo della costa di Chioggia, all’altezza del parco marino protetto delle Tegnue. Un uomo di 56 anni, originario di Piove di Sacco, Mauro Baldina, ha perso la vita durante un’immersione ricreativa a cui partecipava, organizzata da un diving di Monselice. Erano da poco passate le dieci del mattino quando un gruppo composto da 11 subacquei si stava esercitando in mare nei pressi delle Tegnue, meta ambita per la sua bellezza da molti amanti delle immersioni subacquee. Del gruppo fa parte anche Baldina e tutto sembra filare liscio. A un certo punto però uno degli altri subacquei, che si trovano con lui, si accorge che qualcosa non va, vede che il cinquantaseienne piovese ha perso conoscenza e richiama l’attenzione degli altri sommozzatori.



Il suo compagno d’immersione, resosi subito conto della gravità della situazione, riesce a portare in superficie il Baldina che, nel frattempo, non si è affatto ripreso. Fatto risalire il subacqueo nell’imbarcazione d’appoggio è stato subito fatto scattare l’allarme, allertando la Capitaneria di Porto per i soccorsi. Nel frattempo dalla sala operativa della Capitaneria di Porto di Chioggia, che ha ricevuto la telefonata dai subacquei, viene avviato il protocollo di soccorso e viene inviata sul posto la motovedetta Sar CP 826 con a bordo, oltre al personale della Guardia Costiera, anche i medici del 118 come previsto in questi casi.

La motovedetta ha quindi raggiunto nel più breve tempo possibile l’imbarcazione dei subacquei che si trovava a sei miglia e mezzo a sud est del porto di Chioggia. Immediatamente il sub svenuto è stato trasbordato dalla barca d’appoggio alla motovedetta della Capitaneria di Porto dove il personale medico, mentre la barca si dirigeva a tutta velocità verso Chioggia, ha continuato nelle operazioni di soccorso già avviate da un medico che faceva parte del gruppo dei subacquei, nel tentativo di rianimare e far riprendere conoscenza al Baldina.

La motovedetta ha così raggiunto l’imbarcadero Actv di piazza Vigo dove ad attendere il paziente, a terra, c’era un’ambulanza dell’ospedale clodiense. Lo sfortunato subacqueo è stato così trasferito dalla motovedetta della Capitaneria di Porto all’ambulanza che è partita a sirene spiegate verso il Pronto Soccorso, mentre il personale medico continuava nell’improbo tentativo di salvare la vita dell’uomo. Una volta giunto in ospedale però per il sub piovese non c’è stato più nulla da fare e ne è stato constatato il decesso.

La salma, su ordine del magistrato di turno, resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà decidere se effettuare o meno l’autopsia sul corpo dello sfortunato subacqueo. Non è tuttavia la prima volta che accadono incidenti del genere. È ancora vivo, per esempio, il ricordo del sub che due anni fa rimase incastrato all’interno del relitto Evdokia, sempre al largo di Chioggia.

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