Tragedia Vogel, 10 mesi per Forcellini
Dopo i tre piloti Actv e il tassista anche il gondoliere è stato ritenuto responsabile della morte del criminologo tedesco
Non solo i tre piloti dell’Actv e il tassista già condannati in abbreviato, con la conferma della Corte d’Appello arrivata la scorsa settimana. Anche il gondoliere Daniele Forcellini, 47 anni, è stato ritenuto responsabile della morte del criminologo tedesco Joachim Vogel, rimasto schiacciato da un vaporetto mentre era in gondola con la famiglia il 17 agosto 2013. A più di quattro anni dalla tragedia in Canal Grande, ieri è arrivata la condanna per omicidio colposo a 10 mesi, con la concessione delle attenuanti generiche e la sospensione condizionale della pena. Lo ha deciso la giudice Sara Natto. In aula, alla lettura del dispositivo, c’era Forcellini, affiancato dal suo avvocato Antonio Alessandri. Non c’era invece la vedova Gundula Schafer, rappresentata dagli avvocati Lorenzo Picotti e Giorgio Suppiej. La donna ha appreso la notizia al telefono.
Il pm Roberto Terzo aveva chiesto la condanna di Forcellini a 17 mesi. Nella sua requisitoria, il sostituto procuratore aveva chiarito come a suo dire l’incidente fosse nato «dalla scelta del gondoliere Forcellini, che usciva dal rio del Fontego dei Tedeschi e andava verso lo stazio in Riva del Vin, di attraversare il Canal Grande a ridosso di Rialto. Con la sua condotta imprudente e contro la legge ha provocato uno stress alla navigazione e l’effetto domino che coinvolse i tre vaporetti e il taxi», sottolineando poi che «Il sacrificio di quell’uomo è servito a dire che quello è un luogo pericoloso. Ma chi lavora là lo sapeva già bene». Non erano mancati, nella requisitoria del pm, gli affondi sulle annose questioni del moto ondoso e della mancata regolazione del traffico acqueo in Canal Grande. La difesa del gondoliere, invece, aveva ribadito come lo stesso Forcellini avesse subìto una turbativa e non l’avesse creata. «Non ha innescato reazioni a cascata, ma ha cercato di minimizzare gli eventi», aveva sottolineato l’avvocato Alessandri, chiarendo come a suo dire la responsabilità della turbativa fosse in capo ai vaporetti. A sostegno della posizione di Forcellini, la relazione della commissione d’inchiesta della Direzione marittima di Venezia che aveva ravvisato “condotte colpose omissive nei riguardi del gondoliere, sebbene non direttamente rilevanti sul decesso”. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.
«Sentenza politica».
«È una sentenza ingiusta che nasconde motivazioni di carattere politico. È stata condannata una persona palesemente innocente»: così Forcellini ha commentato l’esito del procedimento. «Rispetto la sentenza che non condivido in punto di fatto e di diritto», aggiunge l’avvocato Alessandri, «Ora attendiamo le motivazioni poi faremo appello». Soddisfazione è stata invece espressa dagli avvocati di parte civile Picotti e Suppiej: «Confermata la ricostruzione dell’accusa, nessuna responsabilità resta scoperta».
La partita dei risarcimenti.
La giudice ha disposto una provvisionale di 200mila euro per la vedova che va ad aggiungersi ai 300mila euro attribuiti alla famiglia Vogel in udienza preliminare e al milione di euro versato dall’assicurazione di Actv. Il risarcimento complessivo sarà stabilito dal giudice civile. Davanti al tribunale civile c’è poi una causa contro il gondoliere che stava portando la famiglia alla scoperta di Venezia, Stefano Pizzagia, che ha chiamato in solido a rispondere le stesse persone finite davanti al giudice.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Video