Tragedia al raduno acrobatico a Venezia, aereo precipita davanti a 5mila persone
LIDO DI VENEZIA Un tonfo sordo, uno scossone ha zittito di colpo le voci allegre, meravigliate delle 5 mila persone - tra le quali centinaia di bambini - che ieri affollavano l’aeroporto Nicelli del Lido di Venezia e naso all’insù seguivano lo show dell’aria “Fly Venice”, tra elicotteri dell’Esercito e della Guardia di Finanza, simulatori di volo di Boeing, stand e allegria. In cielo, il pilota acrobatico più atteso della giornata: Francesco Fornabaio (56 anni), pluripremiato campione italiano e del mondo di volo acrobatico, oltre 3 mila ore di volo estremo al suo attivo. Alle 16.10 quel tonfo si è portato via la sua vita sul viale d’accesso della spiaggia della Marina militare a San Nicolò del Lido, dove il suo Xtreme 3000 giallo è precipitato a peso morto, al termine di una cabrata, con una discesa a volo “ubriaco”, a foglia, ondeggiando, come tante, tantissime altre volte aveva fatto nella sua carriera di pilota acrobatico. Questa volta, però, i 350 cavalli del suo nuovo aereo non hanno ridato potenza al suo volo al termine della figura, non l’hanno riportato in aria: di colpo - si sente nel sonoro dei video ripresi dagli spettatori che pensavano di portare a casa un ricordo allegro e si sono ritrovati , invece, a riprendere una tragedia - il motore si è zittito, la virata radente che doveva rimetterlo in assetto si è interrotta e l’aereo è precipitato di muso, in un ultimo rantolo del motore. Una tragedia in diretta sconvolgente: poco prima Fornabaio era andato in candela fino a raggiungere il punto di stallo, il suo aereo era “precipitato” e poi come sempre - nel gran sospiro di sollievo che fa fremere ogni volta gli spettatori - l’aereo aveva ripreso il suo volo estremo e affascinante. Per qualche secondo, vedendo scomparire l’Xtreme giallo dietro gli alberi della pineta di San Nicoletto, in molti avevano così sperato in un nuovo effetto a sorpresa. Invano. Fornabaio ha sfiorato le capanne della spiaggia - chiusa a fine stagione - finendo di muso nel cespuglio del viale, tra la strada dove stavano transitando delle bici e la riva del mare, dove c’erano ancora alcuni bagnanti: non ha colpito alcuno e nulla ed è morto sul colpo. Solo la cabina del piccolo aereo accartocciata, per il resto, quasi integro: questi velivoli sono piccoli, ma potenti e con una carlinga robusta, proprio per riuscire a proteggere al massimo il pilota. Ma non se precipita di muso. Inutile l’arrivo immediato dell’ambulanza del Suem 118 che presidiava la manifestazione aerea a poche centinaia di metri di distanza e quello dei vigili del fuoco, che erano già pronti - con camion ed elicottero - per la loro esibizione-soccorso che avrebbe dovuto seguire lo show del campione del mondo quarantenne, nato a Stigliano in provincia di Matera, ma residente a Milano e con base di volo a Campoformido, campione di punta del del Breitling Team. Fornabaio - che lascia tre figli - si era esibito due volte sabato, nel corso della manifestazione “Fly Venice” e ancora ieri mattina: oggi sarebbe volato in Grecia, per un’altra manifestazione. Sfidare il cielo era la sua professione. Se a tradirlo sia stato l’aereo, un malore o un errore lo stabilirà l’inchiesta della Procura di Venezia e quella dell’Agenziana nazionale sicurezza Volo, che ieri ha subito mandato a Venezia un proprio ispettore. L’Agenzia è organismo terzo rispetto a Enav e Enac: obiettivo, la prevenzione. Il pubblico ministero Giovanni Zorzi - che ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di disastro colposo - ha disposto l’autopsia: il corpo del pilota è stato trasportato nella cella mortuaria dell’ospedale, mentre i resti dell’aereo sono sono rimasti sull’arenile, sotto sequestro, dopo essere stati messi in sicurezza (a preoccupare il pur poco carburante imbarcato, che si è sparso al momento dell’impatto) e protetti da eventuali pioggie. Oggi il sopralluogo tecnico. Un incidente che si porterà appresso anche discussioni sulla sicurezza di questi show, con le esibizioni che comunque erano previste sulla pista, lontano dagli spettatori. Nel 1996 erano stati due biplani a precipitare in mare, finiti contemporaneamente in stallo a causa di un colpo di vento: allora senza gravi conseguenze per i piloti. Ieri, la nebbia, aveva impedito proprio agli aerei storici di raggiungere il Lido.
Nel video girato da uno spettatore, il momento della caduta (video di Andrea Thunder Colpo).
E in quest'altro video di Roberta De Rossi, ecco le sue ultime evoluzioni qualche istante prima di perdere il controllo.
Fornabaio era membro della Nazionale Italiana di acrobazia aerea dal 2002, aveva partecipato negli anni a diversi campionati, sia a livello nazionale che europeo.
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