Traffico e terza corsia. Per l’esodo estivo possibile stop ai Tir
PORTOGRUARO. Blocco al confine dei mezzi pesanti provenienti da Austria e Slovenia in casi di traffico intenso o incidenti in vista dell’esodo estivo; multe immediate e limite di 60 chilometri all’ora per tutti i mezzi pesanti nel tratto compreso tra Trieste e Venezia dell’A4 interessato dai cantieri per la realizzazione della terza corsia. Sono queste le due proposte che verranno portate di fronte al tavolo tecnico che verrà istituito a breve dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Se n’è discusso nel recente incontro tra l’essessore alle infrastrutture del Friuli, Graziano Pizzimenti e i rappresentanti dei sindacati degli autotrasporti.
Il limite di 60 chilometri all’ora e il blocco del traffico potrebbero divenire operativi 15 giorni dopo la firma di un’apposita ordinanza. L’obiettivo dell’amministrazione friulana, ma anche dei sindacati degli autotrasporti, è quello di rendere operative le proposte pochi giorni prima del grande esodo estivo, tradizionalmente fissato per l’ultimo fine settimana di luglio (quest’anno cade tra il 28 e il 29). I tempi quindi sono molto ristretti.
«Dobbiamo risolvere in modo capillare i disagi che in A4 si ripercuotono su tutti coloro che si spostano per lavoro o per andare in ferie», ha osservato l’assessore, «Molti viaggi in A4 diventano lunghi e faticosi». I sindacati hanno apprezzato molto la disponibilità dell’assessore Pizzimenti di accogliere le loro istanze. «I cantieri della terza corsia», ha ricordato Roberto Fabris, segretario regionale del Friuli della Cna, « sono scenario di diversi incidenti. Auspichiamo che Pizzimenti possa curare la regia delle operazioni antitraffico per il tratto dell’A4 interessato ai lavori. I tutor servono a poco: le multe infatti colpiscono a distanza di tempo, ormai tardivamente, soggetti che vivono all’estero. Spesso gli autisti nemmeno pagano le sanzioni. Devono essere contestate immediatamente. Siamo di fronte a una situazione straordinaria che va affrontata subito». Ora non rimane altro da fare che coinvolgere le autorità amministrative, governative e sindacali del Veneto, prima del primo week-end da bollino nero. —
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