Tra le osterie di Marghera “very good” per gli inglesi

MARGHERA. Se Venezia, agli occhi di un turista, può apparire troppo cara, caotica e diversa da quella versione romantica e tradizionale che tanta letteratura e cinema ha tramandato, allora la soluzione, almeno per il turista inglese, può trovarsi a pochi chilometri di distanza, appena al di là del ponte della Libertà. In uno dei reportage usciti negli ultimi giorni nella versione in internet, il “Guardian”, una delle più illustri testate inglesi, consiglia ai turisti di prendersi una pausa da Venezia a Marghera per degustare una cena tradizionale, passare una serata rilassante e spendere meno della metà rispetto alla laguna. E la soluzione che il giornale propone riguarda due locali che nulla hanno da invidiare, per qualità del cibo, cortesia e ambiente, a Venezia, pure se di tradizione molto più recente: uno aperto da cinque anni, il Diplomatico, e uno con appena pochi mesi di vita, l’Ostaria l’Uovo di Colombo.
«È esattamente quello che volevamo fare», spiega con orgoglio Moiza Vigo, titolare del Diplomatico di via della Sortita. «Ricreare una tipica osteria veneziana in un posto che, per storia e cultura, rappresenta il primo avamposto di Venezia in terraferma». In soli cinque anni, l’osteria è diventata luogo di ritrovo prediletto sia dei residenti, che ritrovano l’atmosfera e i “cichetti” storici come se fossero accanto al ponte di Rialto, sia degli stranieri che possono assaggiare i piatti della tradizione. «Sempre se si trova posto», commenta un cliente abituale dal bancone del bar, «dato che a volte per trovare certi piatti ci tocca telefonare e chiedere di metterli da parte».
Il locale è tra i più apprezzati su TripAdvisor dell’intera terraferma e questo, soprattutto per i turisti esteri, è un segno di eccellenza. «Siamo anche stati il primo locale in assoluto della terraferma», spiega Moiza, «e all’estero sono abituati a guardare sempre TripAdvisor prima di scegliere un locale. Quindi spesso chiamano per venire da noi, magari senza sapere nemmeno dove siamo».
Il premio di posto più apprezzato e cliccato dagli stranieri, il Diplomatico lo condivide con l’altra osteria citata dal “Guardian”: l’Uovo di Colombo di viale Paolucci. «La soddisfazione maggiore», dice il titolare Giuseppe Mastromatteo, «è aver raggiunto questo risultato in pochi mesi di attività. Il merito va alla cucina tradizionale, ai prezzi competitivi e anche alle capacità di farci conoscere tramite internet grazie al lavoro del mio socio, Andrea Mehanna, che è presidente di hostelsclub.com, uno dei pochi portali dedicati al turismo giovanile che opera ancora in Italia e che sta svolgendo un’ opera importante per il territorio veneziano».
«Marghera», commenta il vicepresidente della Municipalità, Bruno Polesel, «non può che essere orgogliosa di simili risultati. All’estero fortunatamente cominciano a vederci non più solo come il porto industriale di Venezia, ma con quella vocazione di città giardino a misura delle persone. Moltissimi veneziani nel corso degli anni si sono trasferiti a vivere nel nostro quartiere e per questo penso che la voglia di ricordare Venezia almeno nei suoi aspetti più tradizionali sia evidente. Certo, non possiamo vantare qualità storiche e artistiche, ma penso che anche una serata nei nostri locali o nelle attrazioni come il Village o gli spettacoli di Marghera Estate siano una alternativa valida».
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