Tra il pubblico tanti giovani «Lo abbiamo visto in tv»

JESOLO. Sono arrivati da tutto il Triveneto. Lo stesso target che affronta code interminabili per vedere la mostra dei “Serial Killer” in via Aquileia. Giovani tra i 20 e i 30 anni che ieri non si...

JESOLO. Sono arrivati da tutto il Triveneto. Lo stesso target che affronta code interminabili per vedere la mostra dei “Serial Killer” in via Aquileia. Giovani tra i 20 e i 30 anni che ieri non si sono persi il convegno sulla Mafia del Brenta promosso al Pala Arrex gremito con oltre 300 persone divise nelle due sale in cui è stato organizzato, una delle quali con il maxi schermo. Arrivavano da Venezia, Treviso, Udine. Ragazzi e ragazze che ai tempi in cui Maniero furoreggiava non erano nati o erano ancora bambini. Di lui hanno conosciuto le gesta nella fiction in tv o in qualche trasmissione. «Siamo venuti perché eravamo curiosi», spiegano alcuni giovani di Rovigo, «della Mafia del Brenta abbiamo sempre sentito parlare, visto qualcosa alla televisione, ma questo convegno ci ha dato la possibilità di capirne di più».

Tanta attenzione anche per le tecniche investigative raccontate dall'ex capo della mobile Palmosi che ha dato la caccia a Maniero in mezza Italia. Ha funzionato in particolare l'accoppiata tra la mostra sui serial killer nella storia in piazza Brescia e il convegno, il primo di una serie che affronterà anche i misteri del Vaticano il 27 febbraio, poi Unabomber a marzo e in aprile i delitti della provincia da Maso a Ludwig.(g.ca.)

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