Tossicodipendenti in cura a Scorzè nasce una comunità
Nascerà a Scorzè una comunità di recupero di tossicodipendenti adulti. Con voto unanime, lunedì il Consiglio comunale ha approvato il cambio d’uso del fabbricato di via Boschi 15, che all’inizio avrebbe dovuto ospitare un centro terapeutico residenziale per bambini psicotici oppure autistici o con gravi disturbi della personalità. L’edificio, dell’Istituzione pubblica di assistenza e beneficenza (Ipab) Opere Riunite Buon Pastore di Venezia, è una casa vecchia di qualche decennio, da sistemare ma con un grande giardino. Sarà ampliata di 470 metri cubi, poco più di 100 metri quadrati, così come stabilito dallo stesso consiglio un anno fa. Si potranno ospitare fino a 18 adulti e la permanenza in via Boschi sarà fino a un massimo di 9 nove mesi. Ancora incerta la data di apertura ma i lavori dovrebbero iniziare in tempi rapidi.
Tutto è nato ancora lo scorso anno, quando Opere Riunite Buon Pastore aveva espresso la volontà di fare un centro per i bambini; nel corso dei mesi successivi, però, le esigenze sono cambiate e ha fatto richiesta al Comune di rivederne l’uso. Infatti il suo Consiglio d’amministrazione ha valutato le esigenze dell’area metropolitana di Venezia e, ascoltando i vari enti impegnati nell’affrontare i problemi sociosanitari nel territorio, ha scelto di mettere da parte il progetto della comunità educativa. E prova a puntare su uno spazio dedicato ai tossicodipendenti adulti, che andrebbe a soddisfare le esigenze dell’Asl 12 di Venezia; in questo momento, quest’ultima deve rivolgersi alle altre aziende della provincia e la struttura di via Boschi colmerebbe questo vuoto.
La discussione in aula è stata rapida, trovando tutti d’accordo. Il vice sindaco Nais Marcon ha spiegato tutti i passi per arrivare a questa variante e che nei mesi scorsi era andata a fare un sopralluogo alla struttura. La gestione del progetto è affidata all’associazione Emmaus. «Siamo davanti a una buona idea», aggiunge il capogruppo del Pd Gianna Manente, «e chiediamo solo di controllare che non vi siano problemi, ma siamo convinti sarà fatto in futuro». (a.rag.)
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