Torre Venus Venis, affare da 80 milioni
Un investimento economico da quasi 80 milioni di euro per realizzare sulla Romea a fianco del centro commerciale “Nave de vero” la torre del fashion “Venus Venis” con una altezza che non supererà quella del campanile di San Marco.
La Blo immobiliare srl con l’amministratore delegato Matteo Molendi ha presentato ieri pomeriggio il progetto della nuova torre. Non sarà un nuovo centro commerciale in verticale, hanno precisato i progettisti Paolo Modena e Silvio Milanese dell’omonimo studio, ma una «nuova tipologia: un poco centro commerciale, un poco outlet e centro acquisti vocato all’alta moda», spiega Modena, nell’illustrazione. Si pensa ad un «target di alto livello che può raccogliere certo clientela anche locale ma soprattutto può intercettare il turismo d’acquisto, composto oggi in particolare da cinesi e russi». Possibile sulla Romea? Stando alle valutazioni degli investitori sì.
Una offerta che si completa con uno spazio espositivo di 1.500 metri per mostre culturali ed eventi, le 120 stanze di un albergo a cinque stelle e agli ultimi due piani un ristorante con la sala dotata di un meccanismo di rotazione per guardare dall’alto la città di terraferma. E scorgere Venezia e le montagne all’orizzonte. Un investimento che guarda al Fondaco di Rialto, con tutte le dovute differenze di collocazione, spiega Molendi, visto che si punta se «possibile anche ad un target di livello più alto».
Il progetto è stato presentato ieri pomeriggio in una saletta messa a disposizione da Confindustria nella sede del Vega. Presenti pochi curiosi, i tecnici del settore Mobilità ed Edilizia privata di Comune e città metropolitana. La presentazione è il primo atto della nuova richiesta di valutazione di impatto ambientale che la Blo immobiliare srl ha ripresentato in città metropolitana dopo la bocciatura dei mesi scorsi della prima istanza.
La documentazione è stata aggiornata con tante aggiunte, per superare in particolare lo scoglio dell’impatto sul traffico, la viabilità della zona e lo smog. «Più di diecimila metri quadri sono stati aggiunti e si arriva a mille posti auto in più rispetto al fabbisogno», spiega l’ingegner Nicoletta Artuso. Prevista una nuova bretella stradale parallela a quella della Romea che diventerà dal Leroy Merlin l’accesso ai parcheggi interrato e seminterrato della torre e poi con una rotatoria all’area parcheggi della “Nave de Vero”. Soluzione che garantisce, dicono, un «miglioramento della qualità di circolazione senza disagi», neanche negli orari di maggiore congestione, il sabato dalle 16 alle 18. Si prevedono 36 mesi, 6 per l’autorizzazione Via (ma di mezzo ci sono i tempi di nomina dei nuovi componenti visto che gli attuali sono tutti in scadenza) e 30 mesi almeno per i cantieri. Sulle vetrate della torre, per salvaguardare gli uccelli da incidenti, verranno apposte api dorate. Pergolati verdi andranno a proteggere e ridurre l’effetto visivo sul basamento di due piani della torre. Previsti ascensori panoramici e molti accorgimenti sul fronte energia: impianti e dossi fotovoltaici, colonnine di ricarica per auto elettriche. Altro scoglio è quello urbanistico: per superare il limite di 45 metri d’altezza previsto nella zona, e ribadito dal Comune, i privati puntano non a presentare un piano attuativo ma ad ottenere il via libera dal Comune ad un intervento diretto, in base all’articolo 18 bis della legge urbanistica regionale, che consente di aumentare le altezze in zone già urbanizzate. Attore importante che deve dire se questo progetto si farà o meno è il Comune. La superficie dell’intervento è di 25.500 metri quadri. Una parte, oggi parcheggio a fianco del centro commerciale, è stata acquistata da Blo che ha chiesto al Comune la capacità edificatoria: una operazione da quasi 4 milioni di euro che si concretizzerà solo se arriverà il via libera ai cantieri.
PRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia