Torre di Sant’Andrea stop della Soprintendenza
La demolizione dell’ottocentesca Torre di Sant’Andrea - al posto della quale dovrebbe poi sorgere il raddoppio del Garage San Marco - bloccata dalla Soprintendenza. L’organismo periferico del Ministero dei Beni Culturali aveva già dato il via libera all’abbattimento, sulla base della relazione tecnica presentata da Veritas, proprietaria sui terreni su cui sorge la Torre dell’Acqua, che sarebbero venduti alla società proprietaria del Garage San Marco per realizzare su di essi una nuova autorimessa da 500 posti-auto.
A motivare il sì, una relazione tecnica che giudicava pericolante la Torre - sotto cui pure parcheggiano le loro auto i dipendenti di Veritas e non protetta da alcun ponteggio - in caso di terremoto.
Una relazione che ha fatto discutere perché a redigerla - per conto di Veritas - è stato lo stesso studio di ingegneria Favero e Milan che poi, per conto della società del San Marco, ha poi ricevuto l’incarico di progettare il nuovo garage. E oltretutto di recente l’ingegner Sandro Favero, ex socio di Milan al tempo della perizia, ha affermato di non condividere le conclusioni del collega sul pericolo di crollo della Torre contenute a suo tempo nella perizia. «La perizia sottoscritta da Milan», ha dichiarato Favero, «analizza la debolezza strutturale della torre e ne prescriveva la demolizione per pericolo della pubblica incolumità. Una conclusione non condivisa dal sottoscritto, in quanto non si è proceduto per scelta progettuale a elaborare un progetto di consolidamento che può conservare la torre stessa. Una buona parte degli edifici di Venezia non sono conformi alle attuali norme tecniche e sismiche sulle costruzioni, ma esistono tecnologìe avanzate di consolidamento che ne permettono l'esistenza in sicurezza». Sta di fatto che, come riferisce il blog Venezialagunanostra che ha avuto in merito un incontro in Soprintendentenza, l’abbattimento della Torre è stato bloccato anche perché a essere vincolata non sarebbe solo questa, ma anche i terreni su cui sorge.
Uno stop che potrebbe essere decisivo anche per fermare il raddoppio del garage San Marco e la vendita dei terreni di Veritas alla società, che è appunto legata al buon esito del progetto e alla sua approvazione da parte del Comune, anche se il sindaco Brugnaro si era già detto favorevole.
Enrico Tantucci
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