Torre di S. Giovanni allarme sicurezza Esposto in procura
PORTOGRUARO. Esposto in procura per presunta mancanza di sicurezza nella strettoia della Torre di San Giovanni. Nuovo capitolo sulla nuova viabilità nella città del Lemene.
L’hanno presentato aala procura di Pordenone (competente per il territorio) cinque cittadini, tra i quali due ex consiglieri comunali. Si tratta di Sandro Supino, già presidente del consiglio comunale e facente parte di Sel (ora Sinistra Italiana) e Anna Fiorentino, per un breve periodo consigliere comunale in rappresentanza della liesta Portogruaro che vogliamo, iscritta al Pd.
Le altre tre persone firmatarie sono Silvana Boldarin, Maria Raffaella Furlanis e Michele Tono. Nessun commento dalla giunta comunale e nemmeno dalla polizia locale.
Il comandante della stessa, il tenente Roberto Colussi, si è trincerato dietro un laconico “no comment”.
«Abbiamo presentato questo esposto alla Procura di Pordenone», ha spiegato l’ex consigliere comunale Anita Fiorentino, «per permettere ai giudici di verificare se siano state o meno disattese alcune disposizioni di legge in materia di sicurezza stradale a Borgo San Giovanni. Abbiamo allegato anche la documentazione fotografica e una perizia giurata riguardante alcune dimensioni di Borgo San Giovanni e dell’omonima Torre, con la lettera di risposta della polizia locale». I firmatari dell’esposto avevano anche presentato una segnalazione al sindaco Senatore, alla segreteria comunale e al comandante spiegando che il limite di 10 chilometri orari al traffico veicolare, viene sempre disatteso.
«Sotto la Torre», conclude Anita Fiorentino, «transitano 2800 veicoli al giorno e prima della nuova viabilità questo passaggio era consentito ai soli veicoli autorizzati. Non ci sono le condizioni di sicurezza, la magistratura deve intervenire. Prima che accada qualcosa di grave».
Solo sei giorni fa a Borgo San Giovanni una donna in stato di ebbrezza aveva travolto il plateatico di un bar di prossima apertura. (r.p.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia