Torre, cresce l’erba Maggioni: «Restauro al via il 7 gennaio»
Erba che scende dai merli della torre civica. L’orologio che segna il tempo ma è quasi sempre in ritardo. La scala che, per ammissione del presidente della Municipalità di Mestre Massimo Venturini, sono due anni che non viene ridipinta e mostra i segni del tempo che passa. Anche la torre, simbolo storico della città, vive sulla propria pelle le difficoltà di garantire i fondi per la manutenzione in terraferma.
Incuria, preferisce chiamarla il consigliere comunale di “Prima il Veneto”, Alessandro Vianello che in un’interrogazione alla giunta Orsoni, la attacca perché non interviene per sistemare i tanti problemi che stanno emergendo. «Sopra all’orologio (lato via Palazzo) da mesi delle piante infestanti e rampicanti stanno proliferando deturpando non solo l’estetica dell’edificio ma mettendo a rischio la struttura. Come è noto le radici delle piante possono nel tempo creare problemi alle strutture dove sono radicate», dice il consigliere che chiede conto dei mancati interventi e dei danni eventuali. «Non è ammissibile che l’amministrazione non presti attenzione ad edifici ad alto contenuto storico come la torre di Mestre nella quale i mestrini si identificano», è la protesta. Le lamentele arrivano anche da “Piazza Maggiore”, il sito internet del giornale del Duomo di Mestre. Sandro Bergantin scrive: «Ora l’assessore Maggioni è alle prese con l’apertura del Marzenego in via Poerio e la torre, antico simbolo della comunità cittadina, può attendere, sperando nella prossima sagra o manifestazione pubblica che tra le varie idee pubblicitarie, possa prevedere anche quella di realizzare un ben banner a copertura di quel pezzo di parete della Torre che sta a ricordare le promesse mancate».
Perché dal 2010, anno di inaugurazione della nuova piazzetta Pellicani, si attende la sistemazione della facciata emersa dopo l’abbattimento di Tessar e Cel-Ana.
«Certo è vergognoso vedere l’erba “miseria”, come la chiamo io, scendere dalla torre. Noi non abbiamo disponibilità economiche, è tutto fermo per le limitazioni del patto di stabilità e noi in Municipalità non possiamo fare nulla», allarga le braccia il presidente Massimo Venturini.
«Ho segnato in agenda la data del 7 gennaio 2014 per il via all’intervento di pulitura e sistemazione della facciata della torre. Un intervento finanziato da tempo e che prevedavamo di realizzare in questi mesi ma che abbiamo deciso di rinviare, invece, per non ostacolare le attività in centro nel periodo natalizio. E quindi inizieremo dopo l’Epifania. Ma stiano tutti sereni. Inizieremo», replica, con una punta di fastidio per l’ennesima polemica, l’assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Maggioni. Quindi, per togliere i rampicanti dalla sommità della torre occorrerà attendere il nuovo anno. Se tutto va bene. Nei giorni scorsi 2 milioni e mezzo sono stati stanziati dalla giunta per la manutenzioni stradali mentre la terraferma è rimasta a secco dei contributi della Legge speciale, sbloccati dopo lunga attesa ma riservati al centro storico.
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