Torre civica, al via il maquillage Vertice per il giardino delle mura
Cantieri in centro, anche la Torre civica finisce accerchiata dalle transenne del cantiere, quello della sistemazione della facciata venuta alla luce dopo l’abbattimento dei palazzi Cel-Ana e Tessar.
Un cantiere atteso da mesi e che solo nei giorni scorsi ha preso vita, tra lungaggini del Comune e per l’occupazione di piazzetta Pellicani da parte del movimento del 9 dicembre. Parte quindi il cantiere della pulizia e sistemazione della facciata della torre che guarda verso via Palazzo. Il restauro andrà ad interessare gli elementi lapidei, i paramenti murari, i rivestimenti, con interventi manutentivi sulla copertura della torre dove l'umidità ha consentito la crescita anche di una piccola vegetazione. La porta, emersa dai lavori, non sarà aperta e protetta da un vetro ma rimarrà coi mattoni a vista e sarà evidenziata da un profilo di bronzo (spessore di 10 millimetri e profondo 30). E la grande scala a fianco della torre? Quella per ora rimarrà dov’è, ribadisce l’assessore Alessandro Maggioni. Nonostante il sindaco Orsoni abbia fatto capire a tutti che gradirebbe il suo smantellamento, la scala «non è al momento interessata da alcun cantiere. Ci penseremo con il prossimo bilancio e vedremo se ci sono risorse per questo intervento. Per ora siamo impegnati su altro», manda a dire l’assessore.
Poco più in là, nel palazzo della Torre San Lorenzo in via San Pio X i lavori sono fermi praticamente da due anni. Anche questo palazzo è nato grazie al Piruea di Cel-Ana. Prevede 22 lussuosi appartamenti ma è occupato solo il pianoterra da una banca. I lavori si sono fermati,va conclusa la facciata sud del palazzo. E non sono ancora partiti i cantieri del giardino delle mura, previsto dal Piruea di Cel-Ana come beneficio pubblico per il Comune. Ieri l’assessore all’Urbanistica Andrea Ferrazzi ha risposto in commissione Urbanistica ad una interrogazione del presidente Capogrosso (Pd). «Incontrerò a breve la proprietà per capire come procedere. Formalmente non possiamo muovere obiezioni, perché il decreto del Fare ha prorogato di tre anni l’accordo tra amministrazione e privati e, quindi fino al 2016, c’è la copertura delle fidejussioni e formalmente tutto è in regola». Ma Ferrazzi vuole cercare un accordo con la Nova Marghera Spa per sbloccare uno stallo in pieno centro che dura da troppo tempo, tra immancabili lamentele. Capogrosso aggiunge: «Urge trovare un accordo con i privati, lo chiedo io ma tutta la commissione sollecita di arrivare ad una intesa che superi lo stallo e consenta entro fine 2014 di avere realizzato il giardino». La questione non è di poco conto: il giardino delle mura, percorso verde e storico, in via Pio X, si collega all’ex scuola De Amicis su cui anche i progetti del Comune, quelli per una “casa della memoria”, si sono da tempo fermati. Non siamo davanti ad un “buco nero” come l’area ex Umberto I, ma il progetto si è interrotto da troppo tempo. «Entro tre mesi contiamo di riprendere i lavori», manda a dire Adriana Marinese di Nova Marghera Spa, la società che porta avanti il progetto. L’altra società coinvolta nel Piruea, la Guaraldo, è in concordato, e la crisi economica che ha colpito duramente il mercato edilizio ha fatto il resto portando al blocco delle vendite degli alloggi e alla sospensione del cantiere. Quello del “giardino” è un tassello importante del nuovo centro di Mestre, dice Ferrazzi, legato come è ad altri interventi in centro. Il Comune chiederà al governo Renzi un contributo straordinario per abbattere la vecchia scuola Vecellio, estendendo il giardino di Parco Ponci e realizzando la nuova scuola elementare all’ex Umberto I, finanziata anche dalla vendita della Manuzio di viale San Marco.
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