Torre Aquileia di Jesolo, 43 appartamenti all’asta

Crisi immobiliare delle località balneari. Stessa sorte per cinque negozi e 14 garage. De Zotti e Pavanetto: «Bisogna ripensare lo sviluppo urbanistico»
La torre Aquileia a Jesolo
La torre Aquileia a Jesolo

JESOLO. Una città all’asta, Jesolo alle prese con una svolta epocale. Ieri la notizia dell’asta nell’ambito del concordato preventivo per la società della Torre Aquileia ha subito riacceso il dibattito sull’urbanistica al lido e il tramonto di un periodo storico fatto di cantieri e torri che si ergevano lungo il litorale. Le vendite, complice la crisi, anche le vicissitudini del mondo bancario, è stata determinante in questi anni.

È vero che Jesolo si è difesa bene nel mercato immobiliare e che i prezzi del mattone hanno sostanzialmente tenuto. Ma tutti quei grattacieli sullo skyline del litorale hanno allargato ombre inquietanti sul piano delle vendite, che non sono andate come speravano gli investitori. Dalla Pineta al lido ovest di Jesolo, molti dei grattacieli della nuova èra jesolana sono rimasti vuoti per una serie di concause. Ieri è comparso sui siti di aste il concordato relativo ai 43 appartamenti con box auto di varie metrature, 14 garage, un magazzino e 5 negozi di varie metrature della famosa Torre Aquileia. Il liquidatore giudiziale dottor Marco Crisanti ha dunque comunicato che il 27 luglio 2016 alle 11, nel proprio studio di Treviso in via G. e L. Olivi n. 38, procederà, tramite procedura competitiva. Per maggiori informazioni basta visionare la perizia sul sito www.fallimentitreviso.com.

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Gli immobili in questione sono nel cuore del Lido, nell’area dell’ex hotel Aquileia, tra piazza Internazionale e piazza Mazzini. Il complesso consiste nel celebre grattacielo, chiamato anche “il Matitone” per la sua forma e colore, a destinazione prevalentemente residenziale, sviluppato su pianta poligonale simmetrica, al quale erano collegati i lavori della nuova piazza Mazzini. Del complesso, sei appartamenti risultano occupati in forza di regolari contratti di locazione 4+4 con canoni annui da 5.000 a 12.000 euro, 16 appartamenti risultano occupati in forza di regolari contratti di locazione turistica (settimanali o stagionali) che termineranno entro il mese di ottobre.

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Un negozio risulta occupato in forza di regolare contratto di locazione stagionale che terminerà entro il mese di ottobre. Prezzi a base d’asta tra i 350 mila ei 600 mila euro, un negozio per oltre un milione e mezzo di euro. È il concordato più eclatante, ma altre vendite sono segnalate nell’ambito dell’ operazione porto turistico, poi molti garage nella zona piazza Milano.

Tutti segnali che devono far riflettere. Le forze politiche sono in fibrillazione. «È il momento dopo venti anni di sviluppo importante che hanno portato Jesolo a cambiare aspetto», commentano Christofer De Zotti e Lucas Pavanetto di Jesolo Bene Comune, «di lanciare la fase due del nostro sviluppo urbanistico, che privilegi gli accorpamenti di edifici, la valorizzazione del patrimonio ricettivo, la riorganizzazione dell’esistente e dei tanti edifici in degrado e soprattutto che liberi spazio a terra. Ma soprattutto basta con la conversione di alberghi sulla fascia fronte mare e diamo respiro alla vendita del grande invenduto. La via sarà quella di puntare a progetti di media portata che sia sostenibili economicamente».  

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