«Tornado, la Regione mostri i conti sui fondi»

Jacopo Berti (M5S): incredibile non poter ancora sapere quanti soldi sono stati raccolti
nterpress/Mazzega Venezia 29.06.2015.- Giunta Regionale. Palazzo Ferro Fini. Nella foto: Jacopo Berti
nterpress/Mazzega Venezia 29.06.2015.- Giunta Regionale. Palazzo Ferro Fini. Nella foto: Jacopo Berti

DOLO. «Fuori i conti, pretendiamo trasparenza sui fondi raccolti dalla Regione per il tornado in Riviera». Queste le parole di Jacopo Berti, capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Veneto, che chiede che sia immediatamente chiarita la situazione dei fondi raccolti dalla Regione per il tornado che ha colpito la Riviera nel luglio 2015.

«È impossibile», dice Berti, «che oggi non sia dato sapere quanti soldi ha raccolto la Regione». L’ex consigliere comunale di Dolo Vincenzo D’Agostino, difeso dall’avvocato Leonardo Curatolo, aveva vinto nei giorni scorsi il ricorso al Tribunale amministrativo (Tar) contro la Regione Veneto sulla questione dei contributi raccolti dalla Regione in aiuto alle popolazioni di Mira, Dolo e Pianiga colpite dal tornado. D’Agostino aveva chiesto alla Regione la pubblicazione dei dati relativi ai contributi raccolti con il conto corrente bancario specifico messo a disposizione dall’ente. Si tratta di una somma di 240 mila euro che la Regione avrebbe dovuto aver pubblicato all’interno del suo sito istituzionale.

«Per fortuna», dice Berti, «il Tar ha dato ragione al Comitato dei garanti che chiedeva le cifre e ora la Regione dovrà pubblicare tutto sul sito».

L’esponente del Movimento 5 Stelle lancia un monito. «Speriamo non ci siano strane sorprese», chiede Berti, «e la Regione non deve offendersi se siamo dubbiosi, dato che è stata lei a non applicare la legge sulla trasparenza degli atti amministrativi. La trasparenza non deve essere solo uno slogan. Ma sappiamo che la moda è quella di copiare il M5S sui titoli, ma non sui fatti». Berti ricorda l’azione solidale svolta dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle in Regione. «Ricordiamo infatti», conclude il capogruppo consiliare, «che il nostro gruppo ha donato di tasca propria, col taglio dei propri stipendi, 52 mila euro alle zone colpite. Soldi che sono già arrivati».

Giacomo Piran

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