Tornado, festa per ricominciare
MIRA. «Quell’8 luglio 2015 come ogni volta che arrivava un temporale ci siamo affrettate a raggruppare le piante...». Ha cominciato così ieri pomeriggio Katia Masato, titolare della fioreria “Al Parco”, che ha inaugurato il concerto di solidarietà “Successognente”, leggendo una lettera commovente e terrificante sul passaggio del tornado sopra la sua attività commerciale, completamente distrutta dalla furia del vento. Katia Masato ha raccontato ai 300 partecipanti la furia del vento, il terrore di morire, la gioia di essere salva con la mamma e una sua dipendente e la disperazione del marito, che ha trovato tutta l’attività distrutta con i mezzi da lavoro, un furgone e un trattore finiti sotto le macerie.
Ieri pomeriggio ad ascoltare Katia (che ha inaugurato la fioreria ricostruita lo scorso primo ottobre), c’erano il sindaco di Mira Alvise Maniero e l’ex Roberto Marcato, tanta gente, giovani, mamme. La furia del vento ha devastato oltre a Porto Menai di Mira anche Dolo e Cazzago di Pianiga. Ci fu anche un morto, un automobilista che a Porto Menai venne alzato con la sua auto a una quindicina di metri e scaraventato giù.
Poi è iniziata la festa. Si sono esibite le cover band Velvet Dress (U2) e Diapason Band (Vasco), dj set di Radio Company, le parodie in dialetto veneto di Doliwood. L’ingresso al concerto-evento è stato gratuito, verso le 19 le presenze sono arrivate a 400. L’evento è stato organizzato da Doliwood Films, l’agenzia di comunicazione Smart Mix, il Mirano Summer Festival, in collaborazione con il Comune di Mira.
«Abbiamo voluto», spiega Paolo Favaretto, ideatore del Summer Festival di Mirano, «portare qui parte del nostro pubblico e creare un momento di allegria per queste persone che sono state colpite da una devastazione così grande». Anche tanti giovani hanno sottolineato la loro partecipazione per solidarietà nei confronti delle persone che hanno dovuto patire le conseguenze del tornado.
«Siamo qui per stringerci», spiega un gruppo di ragazzi di Mira, «a chi ha dovuto ricominciare tutto da zero. Ora ci si può divertire, ma un anno e mezzo fa qui c’era il disastro e la burocrazia non ha certo aiutato coloro che in tanti casi hanno perso tutto». La stessa Katia Masato ha ricordato che fra le cose più belle che ha avuto da questa esperienza c’è stato il grande cuore della gente della Riviera.
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