Tornado Brugnaro a Chirignago

CHIRIGNAGO. Il tornado Brugnaro si abbatte anche sulla Municipalità di Chirignago Zelarino, da sempre roccaforte del Partito Democratico.
La lista del patron di Umana conquista un quinto dei voti disponibili, in linea con il risultato del Pd, ma con un exploit imprevedibile alla vigilia. Prendendo in esame i voti di lista, nella Municipalità Felice Casson si conferma al primo posto, con il 38% delle preferenze, mentre Brugnaro, in linea con il dato comunale, si attesta attorno al 28%. Anche qui il confronto è polarizzato e la sfida si gioca quasi esclusivamente fra i due candidati sindaci più accreditati anche alla vigilia.
Per quanto riguarda Casson, nella Municipalità l’ex magistrato può contare sulla spinta del Pd che, come detto, da queste parti ha sempre trovato terreno alquanto fertile. La civica a sostegno del senatore, invece, si attesta attorno al 15%, mentre è venuto decisamente a mancare l’apporto della altre liste che lo appoggiano (Venezia 2020, Socialisti e democratici, Venezia Bene Comune e Venezia Popolare), che assieme non raggiungono neppure il 5% delle preferenze. Anche Luigi Brugnaro non ha ricevuto assist dalle liste che lo hanno sostenuto. Fallimentare, sotto questo punto di vista, l’apporto di Forza Italia, partito ormai in caduta libera che non riesce a raggiungere neppure il 4% delle preferenze. Davide Scano del Movimento 5 Stelle si piazza terzo nella classifica dei voti, davanti a Gian Angelo Bellati. L’avvocato mestrino riesce a conquistare un importante bottino di preferenze in un quartiere dove i pentastellati sono ormai un punto fermo, dopo essersi confermati come primo partito nel 2013 grazie a un lavoro capillare svolto sul territorio. E la Lega? Il partito attualmente guidato da Matteo Salvini non riesce a sfondare nel territorio municipale, ma porta a casa un risultato a doppia cifra che segna comunque una mezza vittoria per il Carroccio, l’unico partito in grado di dare una spinta (per quanto non decisiva) al candidato sindaco Gian Angelo Bellati. Anche Chirignago-Zelarino conferma la prestazione deludente di Francesca Zaccariotto che raccoglie un misero e risicato 5%, anche a causa della debacle di Fratelli d’Italia, incapace di fornire uno slancio all’ex sindaco di San Donà. Per gli altri candidati solo pochi voti in una competizione che ha registrato un’affluenza di poco inferiore al 65% degli aventi diritto.
Gianluca Codognato
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia