Torna la Sagra del pesce a Chioggia, si punta a superare quota 130 mila coperti

Confermata dall’8 al 17 luglio la manifestazione clou dell’estate dopo due anni di stop. Sette stand nelle tradizionali casette rinnovate

Elisabetta Boscolo Anzoletti

CHIOGGIA. Corso del Popolo torna a omaggiare la tradizione marinara. Dopo due anni di stop, è stata confermata in consiglio comunale la 83ª edizione della Sagra del pesce dall’8 al 17 luglio con sette stand in centro storico. In aula sono passate alcune modifiche al regolamento per aumentare il numero delle “casette”, nuove e con cucine ignifughe; per ridurre gli anni di esclusione per le associazioni che dovessero commettere irregolarità; per limitare la possibilità dell’asporto.

«È tutto pronto e adesso anche ufficiale», spiega l’assessore agli Eventi Serena De Perini, «Sarà la sagra della ripartenza dopo lo stop per la pandemia. Si torna con qualche novità, tra cui le nuove strutture ignifughe a uso cucina. Sono stati mesi di confronto intenso, ma anche operativi. Le vecchie casette di legno hanno visto un completo restauro per il quale ringrazio il presidente del Mercato orticolo Giuseppe Boscolo Palo che ha messo a disposizione gli spazi per montare le strutture, lavarle e riqualificarle. Un lavoro non da poco, che le ha riportate agli antichi fasti. Ritorna un appuntamento storico per Chioggia, atteso dai cittadini ma anche dai tanti turisti. Resteremo vigili sulle eventuali ulteriori disposizioni in materia sanitaria».

Le ultime edizioni della Sagra del pesce hanno toccato punte record di visitatori superando i 130.000 avventori nelle 10 serate. Un fiume che si riversa in Corso del Popolo per gustare all’aperto i piatti della tradizione, ma che affolla anche ristoranti, bar, gelaterie fino a tarda sera, dando impulso a tutte le attività del centro storico. Gli stand, sei da regolamento, potranno quest’anno essere sette in caso di conferma di spazi idonei da parte della polizia locale. Gli emendamenti votati in Consiglio all’unanimità riguardano il termine di esclusione degli standisti dalla manifestazione per la seconda violazione ad obblighi e divieti che da 5 torna a 2 anni e la possibilità di vendere cibo per asporto solo nel caso in cui «improvvise variazioni meteorologiche impediscano la distribuzione ai tavoli del prodotto già preparato». «C’è grande attesa per il ritorno della Sagra», spiega il sindaco Armelao, «La città si prepara a dare il meglio per questo evento che si svolge nella magnifica cornice del centro storico, dal 2013 fregiato del titolo di “Meraviglia Italiana”».

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