Torna la protesta dei residenti in via Desmam
ZIANIGO. Riecco i “pellegrini della sicurezza”: di nuovo in strada, ieri mattina, gli abitanti di via Desman, che come annunciato sabato, hanno ripreso la protesta quotidiana per riaccendere i riflettori sulla mancata sicurezza della provinciale 33. In fila indiana, nel pieno rispetto del codice della strada, con gilet catarifrangente per non rischiare troppo e con la bici portata a mano, hanno passeggiato per alcuni minuti lungo il ciglio della via per dimostrare quanto sia pericoloso percorrerla a piedi o in sella. Cinque metri e 30 centimetri di larghezza, in un lungo rettilineo senza barriere, che collega Mirano ai confini con la provincia di Padova. Fossi da ambo i lati e una banchina talmente stretta da non essere transitabile ma dove sono state posizionate addirittura fermate dell’autobus. Tutto risaputo e puntualmente ignorato dalle autorità e così i residenti sono tornati a farsi vedere e, nella loro quotidiana protesta, a rischiare l’incolumità. Faranno così anche oggi e ogni giorno, ad oltranza, finché non arriveranno risposte concrete e gli interventi richiesti. Quello principale è una ciclabile, scartato però principalmente per mancanza di fondi. Si è allora aperto a nuove possibilità: piste sull’argine, di là del canale Desman, o addirittura tratti di provinciale a senso unico, per ricavare la ciclopista su una corsia della sede stradale. «Di sicuro i cartelli con il limite dei 50 orari e l’istituzione di centri abitati con l’individuazioni delle località storiche sono state inutili», afferma il portavoce del comitato Desman, Marino Dalle Fratte, «la strada è stretta per far passare pedoni, ciclisti, pullman e mezzi pesanti tutti insieme. Se noi passeggiamo da un lato e un ciclista dall’altro, si blocca tutto. E se qualcuno non si ferma succede l’imprevisto». L’ultimo incidente è solamente di sabato pomeriggio, con feriti, per fortuna non gravi: a schiantarsi due auto all’incrocio, famigerato, di via Bollati, con l’ennesimo arrivo in zona di ambulanza e vigili del fuoco, ormai una costante. Della questione si è parlato anche ieri sera nel primo incontro del tour della giunta con i cittadini, partito proprio da Zianigo. «La strada è di tutti, anche di chi la vuole o deve percorrere in bicicletta o a piedi o ci vive», sottolinea Dalle Fratte, «la gente è stanca e ha bisogno di sicurezza, anche stradale. Continuiamo a chiedere risposte a chi ci governa, aspettiamo che assessore regionale e sindaco attuino la sperimentazione del senso unico, fino a quel momento noi saremo in strada ogni mattina». Si riparte già oggi, alle 7.30, ora di punta.
Filippo De Gaspari
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