Torna la protesta al liceo questa volta dei genitori
MIRANO. Stop. Sciopero. Sabato a casa. Sono rimasti bel lontani dalle lezioni ieri gli studenti della classe 2ªLC del liceo Majorana Corner di Mirano. Una decisione presa dai genitori dei ragazzi. I figli sono rimasti a casa perché nelle aule fa freddo. In barba ai famosi interventi tempestivi annunciati dalla Città metropolitana.
La situazione non si sblocca e i genitori e gli studenti sono sempre più sul piede di guerra. Soprattutto dopo che giovedì scorso, non si è potuta disputare la tappa della Reyer School Cup, nella palestra dell’istituto 8 Marzo, perché c’erano infiltrazioni d’acqua. Palestra che guarda caso era stata proprio sistemata dai tecnici della Città metropolitana intervenuti a fine gennaio, per la mancanza di acqua calda. Ora però in alcuni moduli degli istituti miranesi, pare impossibile stare e così i genitori dopo uno scambio di mail e dopo aver contattato i rappresentanti di classe, hanno deciso che ieri i loro ragazzi sarebbero rimasti fuori. E così hanno fatto. Vacanze forzate e un’intera giornata a casa.
«Questo perché», si legge nelle mail scambiate tra i genitori stessi della 2ªLC, «le condizioni micro climatiche dell’aula non sono idonee a uno svolgimento regolare delle lezioni. I genitori degli studenti appoggiano la suddetta forma di protesta e hanno concordato di giustificare l’assenza con questa motivazione: «Assenza causa aula fredda e non agibile».
I ragazzi quindi lunedì faranno rientro a scuola, tutti con la medesima giustificazione. «Speriamo che qualcosa sia cambiato nel frattempo» , dice un papà. A causare i maggiori problemi parrebbe essere il modulo 10 dell’istituto. «Ci risulta», si legge sempre nelle mail, «che iniziative analoghe saranno attuate dalle altre classi del modulo in questione dell’istituto, in coordinamento con i rappresentanti degli studenti al Consiglio d’istituto».
«La situazione è ancora critica», commenta un papà, «faremo segnalazioni ancora alla scuola e al sindaco metropolitano Brugnaro». Segnalazioni che già nei mesi precedenti erano giunte sia alla scuola, che al sindaco di Mirano, che in primis a Brugnaro. Gli studenti riuniti in 8 Marzo, Levi e Majorana, avevano iniziato a protestare il 13 novembre scorso, poi il 27 novembre uno sciopero totale con manifestazione in piazzetta. «Brugnaro ma a casa sua piove dentro?» , avevano scritto i ragazzi nei manifesti.
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