Torna la lap dance Riapre il Maxim in piazza Mazzini

JESOLO
Sarà riaperto anche il Maxim. Le restrizioni non fanno paura nel locale più bollente del lido, regno della lap dance, che per definizione pareva escludere ogni forma di distanziamento. Ma il titolare, Enrico Miotto ha stupito tutti e annunciato: «Ci saremo anche quest’anno». E si è aggiunto a quel mondo della notte che non vorrebbe essere chiuso e penalizzato dalle nuove normative. «Se c’è una cosa che le persone di tutte le età conoscono è il nome delle discoteche di Jesolo», dice Miotto, «quelle di oggi e di ieri. Il litorale senza la notte è inimmaginabile per chi lo frequenta. «Il Maxim di piazza Mazzini», ricorda, «è nato negli ’60. Con il Muretto è le più vecchia discoteca del litorale e non ha mai saltato una stagione estiva. Prima night club, poi locale di musica dal vivo, si è trasformato in discoteca negli anni ’70 e punto di ritrovo di turisti del nord Europa e comitive di studenti spagnoli negli anni ’90. Da vent’anni è l’unico lap dance del litorale, un punto d’incontro di ragazzi e ex-frequentatori delle discoteche che si ritrovano nel fine settimana per ascoltare musica guardando le evoluzioni delle ragazze intorno a un palo e gli striptease». Spettacoli che non saranno vietati, perché comunque le provocanti artiste si esibiranno sul palco.
«Ci stiamo organizzando», conclude il patron Miotto, «perché se, tra qualche settimana ci sarà data la possibilità di aprire lo faremo rispettando le prescrizioni. Nei locali di lap dance non vi è mai affollamento, i clienti non ballano e si limitano ad assistere agli spettacoli che si svolgono sul palco a distanza dal pubblico. Abbiamo superato indenni le varie mode e i periodi più difficili del settore, speriamo proprio che il covid-19 non ci costringa a un pensionamento anticipato». Intanto, le discoteche di Jesolo e il Silb, sindacati dei locali da ballo, si stanno organizzando per una possibile conversione in discobar. —
Giovanni Cagnassi
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia