Torna il marzo donna, dalla lotta alla violenza all’albero per Jina
Un mese, oltre 100 eventi dedicati al femminile presentati nel Municipio di Mestre. Spettacolo antiviolenza nelle scuole

Presentato a Mestre il cartellone del "Marzo Donna 2024": oltre 100 eventi per celebrare un mese tutto al femminile per un mese di marzo all’insegna del rosa. Oltre 100 appuntamenti sparsi su tutto il territorio comunale, che rientrano nell'ambito de "Le Città in Festa", promossi dalla Presidenza del Consiglio comunale, in collaborazione con le Municipalità e numerose associazioni e istituzioni cittadine. A fare gli onori di casa questa mattina è stata la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, che ha introdotto le iniziative assieme all'onorevole Martina Semenzato e alle associazioni partecipanti. Presenti, tra gli altri, l'assessore comunale alla Promozione del territorio, Paola Mar, il presidente della Municipalità di Marghera, Teodoro Marolo e il presidente della Municipalità di Lido Pellestrina, Emilio Guberti, oltre che le elette delle Municipalità.
«Riaccendiamo i riflettori su un mese ricco di appuntamenti - ha detto la Damiano - per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ponendo forte attenzione sulle discriminazioni e sulle violenze di cui ancora oggi le donne sono vittime. Le iniziative proposte sono in continuo aggiornamento e, come ogni anno, tutto questo è possibile grazie ad uno straordinario lavoro di squadra, che ci permette di fare sempre più 'rete'. Le iniziative partono da una data significativa che è l'otto marzo, cioè la Giornata internazionale dei diritti delle donne, ricordando che la strada per la parità di genere e il superamento del gender gap, soprattutto in ambito lavorativo, è ancora lunga e in salita».
Tra i temi affrontanti nel corso della manifestazione grande risalto sarà dato a quelli riguardanti la violenza di genere con il coinvolgimento di cittadinanza e scuole. Per l'onorevole Semenzato serve un nuovo patto di corresponsabilità: «La cultura del rispetto nasce dalla famiglia, si sviluppa poi attraverso la scuola e la società civile, per finire con le istituzioni. L'arma più forte che abbiamo per contrastare la violenza di genere è la prevenzione e la sensibilizzazione che dovrebbero essere temi trattati ogni mese, anche quelli estivi perché i temi sulla discriminazione di genere non vanno in vacanza. È importante che ripartiamo dal ruolo della donna all'interno della società, dove l'indipendenza economica diventa il punto cardine insieme ai temi che riguardano il lavoro, la conciliazione lavoro-famiglia e parità salariale». Semenzato ha posto poi l'attenzione su un altro tema importante che verrà trattato durante gli appuntamenti dedicati al "Marzo Donna" e cioè quello dei disturbi alimentari che stanno colpendo maggiormente le fasce più giovani della nostra società.
Nel programma ci sono spettacoli teatrali, concerti, performance artistiche e di danza, rassegne cinematografiche, manifestazioni sportive e culturali e poi spazio alla storia e alla tradizione, soprattutto locale dove le protagoniste saranno le donne del territorio sia nella rievocazione di eventi passati che nella manifattura di un artigianato locale che si distingue per eccellenza e raffinatezza. Da segnalare, tra le tante iniziative: il 18 marzo all'Ateneo veneto, "Donne e antichi mestieri", sarà un incontro dedicato all'antica arte delle perle di vetro; il 20 e il 27 marzo, a Palazzo Mocenigo, avrà luogo una "Dimostrazione di lavoro al tombolo", con le maestre merlettaie di Pellestrina; mentre nel Palazzo della provvederia da 5 al 14 marzo sarà in esposizione una mostra dedicata al merletto ad ago e a fuselli.
Sui diritti delle donne si rifletterà coinvolgendo anche le scuole del territorio attraverso lo spettacolo "Brucio d'Amore" proposto dal Centro Antiviolenza del Comune di Venezia, ma anche con uno sguardo oltre i confini nazionali denso di solidarietà e rispetto: l’8 marzo infatti, al Parco San Giuliano, avrà luogo “Camminando per Jina”, per la giustizia, i diritti delle persone e per costruire la pace, la piantumazione di un albero in memoria di Jina Masha Amini, la ragazza kurda uccisa dal regime iraniano per non aver indossato correttamente il velo.
«E' un gran lavoro - ha osservato l'assessore Mar - di collaborazione fra donne anche perché abbiamo messo da parte l'io per dare finalmente spazio al noi. Non bisogna aver paura di lavorare assieme perché questa nostra forza, e cioè la nostra unione, è decisiva per portare avanti il cambiamento».

Al termine della conferenza è stata consegnata una targa di riconoscimento a Katja Musig, progettista d'interni, che ha progettato gratuitamente gli arredi della terza casa rifugio del Centro Antiviolenza con l'obiettivo di portare bellezza all'interno della struttura.
L'intero programma di eventi e proposte è scaricabile dal sito: www.culturavenezia.it, nella sezione dedicata a Marzo Donna 2024.
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