Top 500, il fatturato delle aziende sfiora i 20 miliardi
Fatturato in crescita per le prime 500 imprese del Veneziano: nel corso del 2015 ha raggiunto i 19,8 miliardi di euro, con un incremento del 4,3% rispetto all’anno precedente. A dirlo sono i dati di Top 500, il rapporto sulle principali imprese veneziane curato dal Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari e PwC in collaborazione con “La Nuova di Venezia e Mestre” e Confindustria Venezia. Il rapporto è un’analisi sulle performance delle prime 500 aziende dell’area metropolitana di Venezia.
Delle 500 aziende monitorate l’84% sono in utile e anche qui si registra un miglioramento del 4% sull’80,8% risultato nel 2014. Sono il 69,8% le imprese con ricavi in crescita. Il rapporto evidenzia come le aziende in crescita siano soprattutto quelle che operano nei settori dell’alimentare, degli alloggi e della ristorazione, dei trasporti e del commercio e riparazione di autoveicoli. In particolare nel settore degli alloggi e della ristorazione i ricavi aggregati ammontano a 675 milioni di euro, in crescita del 33,4% rispetto allo scorso anno. È il comparto, evidenziano gli analisti Nicola Anzivino e Moreno Mancin, con il tasso di crescita più alto, a conferma della sua importanza, soprattutto ma non solo nel centro storico e nei comuni del litorale, dove si concentra il maggior numero di aziende che si occupa di turismo. Segno positivo anche per il settore del Commercio al dettaglio che è il primo della provincia per fatturato con le Top 10 in crescita del 2,1% rispetto all’esercizio precedente.
Il commercio al dettaglio nel 2015 supera a livello aggregato i 4,5 miliardi di giro di affari generato e una marginalità operativa aggregata in ascesa dal 5,1% al 6,1%. A soffrire sono invece i settori legati al petrolio, alla chimica e alla plastica che - hanno verificato i ricercatori - registrano, per le prime 10 aziende, una flessione del fatturato del 7,1% (attestandosi a 1,3 miliardi di euro).
Segnali di una crisi che non è passata del tutto e dalla quale, usando le parole del presidente di Confindustria Venezia Matteo Zoppas, in un qualche modo non si uscirà mai. Nel senso che «c’è un cambio di paradigma, non si avranno più i livelli di marginalità ai quali eravamo abituati una volta». In grave difficoltà anche tutto il settore delle costruzioni a causa di un mercato, quello immobiliare, che ancora non si è ripreso, anche se timidi segnali ci sono stati.
Dati negativi emergono dal rapporto anche sul fronte degli investimenti: «Il totale attivo delle top 500 subisce un calo del 3% circa rispetto all’esercizio precedente», scrivono infatti i ricercatori, «assestandosi a 28,8 miliardi di euro nel 2015». Una mancanza di investimenti che può essere letta come incertezza sul futuro.
Il rapporto “Top 500 - Le imprese di Venezia e provincia” verrà presentato martedì 31 gennaio e uscirà in edicola come inserto della “Nuova di Venezia e Mestre” mercoledì 1 febbraio. (f.fur.)
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