Top 500, i risultati sulle performance di quindici settori
Torna con la “Nuova di Venezia e Mestre” in edicola il 1 febbraio prossimo, l’inserto economico Top 500, basato sul lavoro di analisi di un gruppo di docenti del Dipartimento di Management dell'Università Ca' Foscari di Venezia e di PwC, società che fornisce servizi professionali di revisione, di consulenza legale e fiscale alle imprese. Si tratta di una ricerca documentata e approfondita sui bilanci delle prime cinquecento imprese veneziane, grandi e piccole che siano e raggruppate per settore, con un’esame dei loro fatturati, in utile o in perdita e del loro patrimonio in termini di investimenti e finanziamenti.
I dati raccolti che saranno pubblicati nel nostro inserto, confermano una netta, anche se contenuta, ripresa dei fatturati aziendali (che nel corso del 2015 ha raggiunto i 19,8 miliardi di euro) con un incremento del 4,3% rispetto all'anno precedente. Delle 500 aziende monitorate l'84% sono in utile e anche qui si registra un miglioramento del 4% sull'80,8% risultato nel 2014. Sono il 69,8% le imprese con ricavi in crescita. Le difficoltà riguardano, in particolare, le aziende dell’indotto del Petrolchimico, fortemente ridimensionato e con una riduzione del fatturato del 7,1% per quanto riguarda le prime 10 aziende.
«Abbiamo messo a punto una esauriente fotografia delle prime 500 imprese veneziane» spiega il docente di Economia Aziendale all’Università di Ca’ Foscari, Moreno Mancin «Il nostro intento è di fornire uno strumento utile alla comprensione dell’economia locale e dei settori economici, in un modo trasparente e in un contesto che permette di cogliere le peculiarità di ogni singola azienda». L’inserto sarà arricchito da analisi, commenti e approfondimenti sull'economia della ex provincia di Venezia – ora Città Metropolitana –, con quello che di fatto è un termometro della ripresa, misurata nei suoi termini esatti attraverso i numeri iscritti nei bilanci delle imprese veneziane raggruppate in quindici diversi settori produttivi e di servizio.
Un utile e originale strumento per chi vuole conoscere meglio le imprese del nostro territorio, a cominciare dal settore più consistente, ovvero quello del commercio al dettaglio (con in testa gli ipermercati, supermercati e centri commerciali) seguito dal settore trasporti e logistica – che a Venezia si impernia sull’azienda del trasporto pubblico stradale a acqueo (con in prima fila l’Actv) e sul vasto indotto del porto commerciale e passeggeri e dell’aeroporto di Tessera – e dal settore turistico e alberghiero che può contare, oltre che all’attrattiva internazionale di Venezia, sulle spiagge del litorale e sulle città storiche della sua provincia.
«Le nostre analisi si riferiscono ai bilanci del 2015 delle prima 500 aziende veneziane, confrontati con quelli del 2014 e con le tendenze delle loro performance nel 2016 che saranno evidenziate nel bilancio ufficiale che sarà presentato nei primi mesi di quest’anno» conclude il professore di Ca’ Foscari, Moreno Mancin «Il quadro che emerge delinea una situazione con settori in netta ripresa come il turismo e i trasporti e la logistica, altri in una situazione in movimento e leggere perdite di fatturato come il tessile e abbigliamento e altri ancora con pesanti difficoltà come l’edilizia».
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