Toniolo 1913/2013 La festa del cent’anni
MESTRE. "Chi no ga palchi e scagni torni indrio!". Con queste parole, le stesse urlate il 30 agosto 1913 all'inaugurazione con il Rigoletto, in mezzo alla ressa di gente che si accalcava ad entrare, ieri sera è iniziato lo spettacolo che ha ripercorso cent'anni del teatro Toniolo di Mestre.
Teatro affollato di gente, con tutti i 700 posti occupati. In prima fila gli assessori della giunta Orsoni, don Fausto Bonini del Duomo di San Lorenzo, tanti volti noti della città. Tutti assieme per festeggiare i cent'anni del Toniolo, che con i suoi 4 mila abbonati, è da anni ai vertici delle classifiche dell'Agis.
Uno spettacolo tra foto d'epoca, volti di grandi artisti che hanno calcato il palco mestrino, aneddoti inediti come quello del partigiano che nel 1944 trovò protezione nell'orologio da una retata delle brigate nere. Partigiano che è stato ricordato ieri sera dallo spettacolo che sul palco del Toniolo ne ha ripercorso la storia e le vocazioni di luogo di produzione culturale aperto al teatro al cinema, alla musica e alla danza, e che ha visto gli interventi del sindaco Giorgio Orsoni, dell'assessore alla cultura Angela Vettese e di Angela Fiorella, della Direzione del settore Cultura. Orsoni ha rivolto un grazie al teatro che da bambino, in bicicletta, guardava spesso e ammirava nell'architettura: Oggi Mestre si è aggregata e ha saputo diventare una vera grande città in cui coabitano aspetticulturali diversi>, ha detto.
Al primo cittadino non hanno lesinato una divertita frecciatina i comici Carlo e Giorgio. , hanno scherzato dal palco i due attori, ricordando una recente battuta del sindaco.
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