Tombola, quartiere nel massimo degrado «È un’indecenza»
CHIOGGIA. Tavoli, sedie, pezzi di legno e ogni tanto anche qualche divano. Le oasi ecologiche della Tombola, ma non solo, spesso si trasformano in piccole discariche a cielo aperto dove la gente abbandona qualsiasi tipo di rifiuti. A denunciare il malcostume sempre più diffuso è il comitato del quartiere che invoca più controlli da parte degli ispettori ambientali di Veritas. Ma nel quartiere i problemi sono anche altri, dalla viabilità alle condotte idriche vecchie di 40 anni.
«È davvero un’indecenza», spiega Alessandro Penzo, presidente del comitato, «qui non si tratta di attaccare l’azienda per il servizio, che comunque non riteniamo all’altezza di quanto paghiamo, ma di richiamare le persone a un minimo di senso civico. Ogni giorno vediamo mobili, suppellettili, cartoni, materiale di risulta abbandonato fuori dai cassonetti. Non sono solo rifiuti lasciati dai residenti, ma anche da gente che viene da fuori zona, di notte, e scarica di tutto».
Scene del genere si vedono anche in altre zone della città. Dove ci sono oasi ecologiche con ampi spazi attorno o in contesti piuttosto isolati capita spesso che con il buio vengano abbandonati rifiuti ingombranti che con una semplice telefonata sarebbero ritirati direttamente a casa dal personale di Veritas.
«Servono più controlli degli ispettori ambientali», sostiene Penzo, «invece di concentrarsi sugli errori della differenziata, che magari sono stati fatti in buona fede da qualche anziano, dovrebbero cercare di sanzionare chi scarica rifiuti per strada, fuori dai contenitori. Servono multe e ben salate solo così passa il messaggio. Anche perché, mentre un tempo i passaggi degli operatori erano quotidiani, oggi non è più così e le immondizie rimangono anche per diversi giorni buttate lì per strada con un’immagine davvero poco gradevole».
Il comitato periodicamente lamenta una scarsa attenzione da parte delle istituzioni. Un paio di mesi fa è stata protocollata la richiesta di un sopralluogo di Veritas per verificare lo stato delle condotte idriche di viale Repubblica che pare non siano più adeguate a soddisfare il fabbisogno di un quartiere che in 40 anni si è densamente popolato. Nella stessa occasione è stata anche segnalata all’amministrazione la pericolosità di viale Cavour dove non esiste marciapiede e il corridoio ricavato per assicurare il transito dei pedoni non viene rispettato con il rischio continuo di incidenti, anche per la carenza della segnaletica e dei controlli.
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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