Tombe transennate, iniziano i cantieri
Duecento e ventiseimila euro messi a disposizione dal Comune di Venezia per la manutenzione dei cimiteri vanno al camposanto centrale di Mestre per risolvere un annoso problema, la messa in sicurezza della copertura della vecchia chiesetta del cimitero con il tetto compromesso dalle erbacce e dal tempo e le infiltrazioni che interessano anche i due porticati laterali, con tombe oggi irraggiungibili causa la presenza di transenne che impediscono l’accesso ai visitatori, anche solo per deporre un fiore in ricordo di congiunti qui seppelliti, perché si potrebbero verificare cedimenti.
Dopo anni di attesa sono stati reperiti i fondi necessari per intervenire e Veritas si è subito messa in moto. Il 18 febbraio scorso dopo una gara i lavori sono stati affidati alla impresa Codognato che ora ha 45 giorni di tempo per insediare il cantiere che avrà una durata complessiva di 190 giorni.
L’obiettivo è quello di sistemare la copertura della vecchia chiesetta del cimitero e dei due porticati laterali, consentendo così al pubblico di tornare a passeggiare lungo il porticato nell’ala storica del cimitero di Mestre che ha una lunga storia da raccontare. Non molti sanno infatti, che, come spiega una bella ricerca di Gianni Ferruzzi per il centro studi storici di Mestre, il cimitero di Mestre nel 2013 ha festeggiato, in sordina, come gran parte degli anniversari della terraferma, i suoi duecento anni di vita. Il primo insediamento risale infatti al 1813 e il camposanto mestrino è quello con maggiore estensione territoriale e maggior numero delle sepolture della terraferma. Vi sono ospitati, nell’ala più vecchia, personaggi importanti della storia della città: dagli uomini che hanno partecipato al Risorgimento al partigiano Emilio Ferretto, a rappresentanti di famiglie, come i Toniolo, i Cattapan e i Ticozzi, che sono parte della storia di Mestre. Recuperare le parti storiche del cimitero è un modo per tenere viva la memoria della città. (m.ch.)
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