Tomas braccio di ferro «mondiale»

Il mestrino De Marchi si allena nei tempi morti, è campione italiano over 40 e «spinge» sia col destro che con il sinistro



Se il lavoro lo relega dietro a una scrivania, chino sulla tastiera di un computer, è sopra un tavolo che Tomas De Marchi sprigiona la sua potenza. Come? Gomito piantato, avambraccio teso e mano avvinghiata a quella dell’avversario. Sì, è il classico braccio di ferro che si fa da bambini. Solo che, a livelli professionali, il gioco si fa serio. Tanto che Tomas, di recente, ha vinto la Coppa del Mondo nella categoria over 40. «Però, attenzione», precisa, «non si tratta del campionato mondiale. È semplicemente una gara a carattere internazionale».

Tomas ha quarantadue anni, è nato a Venezia e attualmente vive a Mestre dove lavora come disegnatore tecnico. La passione per il braccio di ferro, dice, c’è sempre stata fin da piccolo sui banchi di scuola. Tutto cambia nel 2012. La solita routine di palestra comincia ad andargli stretta, e poi si imbatte in quell’attrezzo: un tavolo professionale. «Quasi per caso, entrai in un negozio di integratori a Zelarino» racconta «ed all’interno c’era un tavolo da braccio di ferro da allenamento. Da lì cominciai ad allenarmi con una squadra di Mestre capitanata dal campione internazionale Frank Lamparelli di Chioggia, ed a gareggiare poche settimane dopo».

Un po’ per divertimento, un po’ per ambizione, Tomas comincia ad allenarsi seriamente. Sono quattro ripetute in palestra a settimana, puntuale alle 7 di mattina. Fa esercizi specifici per bicipiti e avambracci. Tanto per dire, alza manubri anche da 90 kg con un singolo braccio. A casa sua, poi, organizza una giornata di allenamento speciale. Si riunisce con una quindicina di atleti del suo team (Serenissima Armwrestling): «una seconda famiglia».

Per Tomas, l’importanza dell’allenamento è doppia. Il suo lavoro, infatti, non lo porta a rafforzare la muscolatura della mani come vorrebbe. «E la differenza», ammette, « si vede tutta tra chi fa lavori sedentari e chi fa lavori manuali come il muratore o il meccanico».

Pur non riconosciuto come sport professionale, il braccio di ferro per Tomas comincia ad essere qualcosa in più di un hobby. «Ormai è diventato uno stile di vita. A lavoro, sulla mia scrivania, accanto alla tastiera del computer tengo sempre le maniglie per allenarmi anche nei tempi morti». Inizia così ad iscriversi a qualche gara, prima locale poi internazionale. E con successo: attualmente è campione italiano master (over 40) dei pesi massimi sia con il braccio destro che con il braccio sinistro.

Sempre quest’anno ha vinto l’argento master nella competizione internazionale Senec Hand, l’oro master nella competizione internazionale croata World Armwrestling Cup ZG Strong, l’oro nella competizione slovacca Dobra Voda, ed infine a settembre nella competizione internazionale ungherese Judgment Day.

La passione per il braccio di ferro è condivisa anche da sua moglie. Nella prima competizione internazionale a cui partecipa, ad Ancona, Tomas porta anche sua moglie Katia Crucitti. Lei assiste alla gara, si appassiona dello sport e decide di diventare arbitro. Oggi è considerata uno dei migliori in circolazione, a livello internazionale.

Il prossimo appuntamento è per il 12 ottobre ad Antalya, in Turchia. Lì si svolgeranno i campionati mondiali. Vi parteciperà anche la nazionale italiana, anche se Tomas - dopo diverse partecipazioni - ne farà parte solo come membro dello staff tecnico. —





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