Tomaello dopo il voto a Venezia: «Io vicesindaco? Vedremo...portiamo degli assessori seri»
MESTRE. Andrea Tomaello è stato tra i primi ad abbracciare Luigi Brugnaro davanti al punto fucsia di via Poerio. Il coordinatore della Lega veneziana ha condotto in porto l’accordo politico tra il Carroccio di Matteo Salvini e la lista del sindaco riconfermato dalle urne. Inoltre di lui si parlava come possibile vicesindaco.
Tomaello non siete però riusciti ad essere il primo partito a Venezia. Lo aveva previsto lei, lo aveva pronosticato anche Matteo Salvini ma non è andata così.
«Vero. Lo ho detto e forse siamo stati leggermente sotto tono ma la Lega è stata fondamentale per la vittoria di Brugnaro a Venezia».
Fondamentale la Lega o la lista Zaia?
«Basta con questo dualismo, lo vedete solo voi giornalisti! Non riesco a farlo capire. La Lega è Zaia e Zaia è la Lega, il presidente rieletto è tesserato da una vita. La lista Zaia non l’ho fondata io ma l’ho composta , ho inserito i nominativi delle persone e quando mi occupo di Lega e lista Zaia mi comporto sempre allo stesso modo. La prima foto in Lega che ho fatto l'ho fatta con Zaia e in Europa, a Bruxelles, sono andato con Salvini. Sono legato al partito e se mi manda domani a Siracusa ci vado».
Ma adesso da vicesindaco comprerà casa a Venezia?
«Magari! Se la trovassi...anche in affitto... Ma basta scherzi; vediamo come va. Domani (oggi, ndr) vado a Roma a lavorare. Il primo passo lo abbiamo fatto. Adesso vediamo cosa decide Brugnaro. Siamo sicuri di portare persone serie, preparate e motivate e pronte lavorare per la città. Questo è l’obiettivo. Tutto il resto sono chiacchiere». —
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