«Togliere le panchine primo passo anti bivacchi»

Lotta al degrado in centro, le richieste di Coniglio (comitato Mestre off Limits) «Via la fontana in via Felisati, spostare la mensa dei poveri da via Querini»
Di Marta Artico

«Questo è il primo passo, ma per sanare la situazione c’è parecchio da fare». Fabrizio Coniglio, portavoce del comitato Mestre off Limits, interviene sui lavori di smantellamento delle panchine di via Carducci da parte della società Carducci Srl, proprietaria del palazzo Agorà che ospita al pianterreno anche il supermercato del Simply e che si è accordata con il Comune. «Quello in atto», spiega, «era un primo intervento che doveva essere fatto per rendere la vita complicata a quanti bivaccano. Ora però, vorremmo venisse tolta la fontana all’angolo con via Felisati, perché lì queste persone si lavano». Con tutto quel che ne consegue. «Togliere l’acqua e realizzare una fioriera bella ed elegante per disincentivarne l’utilizzo». I lavori dovrebbero terminare il 7 luglio e le panchine essere tagliate a livello della cordonata e coperte con lastre di acciaio per impedire la possibilità di sedersi.

Prosegue Coniglio: «Altra cosa è pensare, non domani ma molto presto, di spostare la mensa dei poveri di via Querini dal centro, perché gli abitanti non ne possono più. Tenere quella struttura non fa altro che addensare e far ruotare attorno all’area centrale, senza tetto e sbandati. Questo è solo il primo passo che abbiamo voluto e di cui anche il presidente della municipalità Venturini si è fatto carico. Ma bisogna pensare a piazzale Donatori di Sangue, il giardino lasciato in quello stato è un ulteriore polo attrattivo per chi bivacca. Bisogna togliere le vele, l’orribile scultura che diventa un separé per la notte. Urge spostarla e fare un ragionamento su giardinetti, da cui tutti stanno bene alla larga, per lanciare un messaggio: questa non è più la vostra città». «Diamo il benvenuto al nuovo commissario», aggiunge Coniglio, «che si troverà problematiche difficili da affrontare, speriamo ci ascolti sulle tematiche portate avanti in questi mesi».

Anche perché i problemi sono molteplici e collegati. Via Carducci, via Querini, Riviera XX Settembre, via Verdi, ma anche via Circonvallazione e chi più ne ha più ne metta, si stanno svuotando: scappano i residenti e scappano i commercianti. «I negozi sono al collasso. Abbiamo quasi terminato una raccolta firme, testimonianza di quanto il commercio stia soffrendo, dall’impossibilità di raggiungere via Rosa causa lavori, ai parcheggi non gratuiti per le prime due ore come avevamo chiesto all’ex ospedale. Il nuovo parcheggio è deserto, si contano tre auto al giorno, non è segnalato. Per non parlare dell’entrata, le auto lo usano come bretella per raggiungere il Candiani. Più negozi se ne vanno, più si spengono le luci e la città diventa preda dei malviventi».

«L’intervento in via Carducci», rassicura e precisa l’ex assessore Gianfranco Bettin, «è parte di un piano disciplinato da una nostra ordinanza che andrà oltre la rimozione in corso dei muretti. Il resto lo deve fare chi si occupa di ordine pubblico«. Sottolinea Bettin: «Non c’è solo impotenza e disinteresse come dice qualcuno, c’è chi ci sta lavorando».

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