Tocca i fili con la lenza, muore a 21 anni
Maximilian Moro, di Concordia, è rimasto folgorato sul colpo

In senso orario, la casa della famiglia di Maximilian al numero 5 di via dei Cacciatori a Sindacale Poi il luogo in Brussa dove il giovane si era messo a pescare con un amico e un testimone sotto i fili della linea elettrica colpita dalla canna da pesca in carbonio del giovane
CAORLE.
Stava pescando sulle rive del Nicesolo, in via Villaviera, in Brussa di Caorle, con una canna in carbonio lunga sette metri. Ha sfiorato un palo dell'alta tensione ed è morto sul colpo, folgorato di fronte agli occhi dell'amico che gli era a fianco.
Maximilian Moro, 21 anni, tecnico telefonico, residente a Sindacale è morto folgorato da una scarica elettrica di oltre 15 mila volt. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del Suem e i carabinieri di Villanova di Fossalta di Portogruaro. Il tragico incidente è avvenuto ieri mattina, attorno alle 10. Maximilian si era addentrato bene nella vegetazione del Castello di Brussa. Si era infatti messo in una laterale di via Villaviera, la strada provinciale 70 che porta a Portogruaro. Un posto piuttosto isolato e poco frequentato. Aveva forse pensato di mettersi lì, assieme al suo amico, in corrispondenza di una chiavica, per stare più tranquillo e per appoggiare meglio l'attrezzatura da pesca. I due erano partiti presto. Attorno alle 8.30, ma il tragico incidente si è verificato molto più tardi quando il 21enne, dopo aver lasciato per un po' la canna in posizione, ha deciso di rilanciare la lenza verso le correnti d'acqua centrali del fiume. Non si è accorto che sopra la sua postazione correvano i fili della corrente elettrica. Aveva una lunga canna telescopica in fibra di carbonio, con la punta in acciaio. Un oggetto, gran conduttore di corrente. In quell'istante l'estremità della canna ha toccato i fili dell'alta tensione. La lenza non è riuscita nemmeno ad andare in acqua. All'improvviso il ragazzo è caduto a terra di colpo assieme alla canna. L'amico che si trovava a pochi centimetri di distanza ha capito immediatamente di cosa si trattava ed ha soccorso il giovane che non dava nessun segno di vita. Subito dopo ha allertato il 118. Dall'ospedale di Portogruaro è stata inviata un'ambulanza a sirene spiegate con a bordo i medici per la rianimazione. Quando i sanitari sono giunti sul posto il ragazzo non rispondeva ai segnali di rianimazione. Nonostante ciò il medico ha continuato a rianimarlo per diversi minuti. Ha provato e riprovato. Ma è stato tutto inutile. Non c'era più niente da fare, Maximilian era già morto. Sul posto anche il medico legale per la constatazione della morte. Nel frattempo sono arrivati anche i carabinieri di Villanova per i rilievi dell'incidente ed è stato avvertito il pm di turno per le indagini. La canna e tutta l'attrezzatura da pesca utilizzata dal ragazzo è stata sequestrata ai fini dell'indagine e per la ricostruzione della dinamica. Secondo i tecnici non è detto che la canna da pesca sia andata a sbattere contro i fili dell'alta tensione, potrebbe infatti, essersi solamente avvicinata. Anche da un metro e mezzo infatti, una canna al carbonio è in grado di creare un campo magnetico forte da far scorrere l'alta tensione e quindi farsi conduttore di corrente elettrica.
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