«Tiziana, buona e intelligente»
Il ricordo commosso di Mirella Pacifici, la maestra storica di Fossalta di Piave
Una foto tratta dal profilo Facebook di Tiziana Zaramella, la donna morta con il marito e un figlio a Pozzuoli, in Solfatara, 12 Settembre 2017. Le vittime sarebbero cadute nel fango bollente, in una voragine profonda tre metri, apertasi mentre padre e madre inseguivano il figlio che si era allontanato... +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++
FOSSALTA DI PIAVE. «Siamo rimasti tutti scioccati da quanto accaduto. Come maestra, Tiziana l’ho vista crescere. Allora la maestra era come una seconda mamma». Mirella Pacifici è una delle maestre storiche di Fossalta di Piave. Nella sua carriera ha avuto modo di insegnare, come maestra unica, anche a Tiziana Zaramella quando, dopo il 1982, è ritornata a Fossalta dal Piemonte. «Con me ha frequentato dalla classe seconda alla quinta», ricorda Mirella Pacifici, «Tiziana era una ragazzina vivace, allegra, buona e intelligente. Se la cavava bene in tutto, ma era più portata forse per la matematica e le materie scientifiche. Era anche una ragazzina molto responsabile».
In questi giorni si è parlato molto di Tiziana Zaramella e della sua nascita a Torino. In realtà Tiziana ha legato tutta la sua vita alla comunità fossaltina. Non solo vi ha frequentato la scuola, ma poi ha partecipato alla vita del coro Basso Piave e a Fossalta aveva portato a studiare anche i suoi figli. Ed è proprio alla figlia della maestra Mirella che Tiziana ha inviato uno dei suoi ultimi messaggi. I nipoti della signora Pacifici, infatti, erano compagni di scuola del secondogenito di Tiziana. Ma quest’anno i nipoti della maestra Mirella hanno cambiato scuola, trasferendosi a San Donà, dove l’anno scolastico si è aperto in anticipo lunedì.
Ed è proprio lunedì, il giorno prima della tragedia della Solfatara, che Tiziana, a conoscenza di questo trasferimento, aveva inviato un messaggio alla figlia della sua vecchia maestra, per farle gli auguri per la nuova scuola e l’inizio dell’anno scolastico. Quell’anno scolastico che per Lorenzo non è mai potuto cominciare.
(g. mon.)
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