Titolare di ristorante muore per un infarto mentre pesca sul Sile

Jesolo. Dario Zorzenoni, 58 anni, gestiva “Al Fogher” di Losson della Battaglia. Lascia la moglie e una figlia  
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - MEOLO - ZORZENONI DARIO E LA TRATTORIA AL FOGHER
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - MEOLO - ZORZENONI DARIO E LA TRATTORIA AL FOGHER
JESOLO. Si è sentito male poco dopo aver appoggiato le canne sul molo alla foce del Sile al lido di Jesolo. È spirato praticamente subito Dario Zorzenoni, 58 anni, titolare del ristorante “Al Fogher Natante” di Losson della Battaglia a Meolo. Ieri era il giorno di chiusura del locale e come sempre il ristoratore lo trascorreva a pescare. Davanti al mare si rilassava e coltivava la passione per la pesca. Era arrivato al lido ieri mattina in auto da Losson con il suo amico, Mirsa, di origine serba. Intorno alle 10 ha sentito un dolore al petto e si è accasciato, lamentandosi con l’amico che era accanto a lui e lo ha sorretto. Mirsa ha provato a rianimarlo, tenendogli il capo reclinato per aiutarlo a respirare. Ha chiamato subito i soccorsi, ma quando sono giunti i sanitari del 118 il suo cuore aveva già cessato di battere.


Sul posto è intervenuta la polizia del commissariato di Jesolo per gli accertamenti prima che fosse rilasciato il nulla osta per il trasferimento della salma alla cella mortuaria di Jesolo a disposizione dei familiari. Nessun dubbio sulle cause naturali della morte. Zorzenoni era socio del ristorante di Losson, poco distante dal centro di Meolo, assieme alla famiglia Natante, che già aveva perso da poco la signora Luisella, socia assieme a Dario e a Ugo Natante. Il locale è in lutto e tutta Meolo è rimasta colpita dalla morte improvvisa di Zorzenoni.


Sono giunte subito le condoglianze alla famiglia da parte dell’ex sindaco di Meolo Michele Basso e poi da tanti amici che lo avevano conosciuto in questi anni sia nel lavoro sia nella vita privata. Lui era una esperto macellaio, che selezionava accuratamente e con passione le carni servite poi al ristorante, uno dei più conosciuti per la carne alla brace. Lascia la moglie Teresa, maestra, e la figlia trentenne Giulia a lui tanto attaccate. E poi moltissimi amici, clienti e conoscenti. Dario viene ricordato come una persona buona e generosa che amava tanto la vita all’aria aperta e quei momenti di rilassamento davanti allo specchio di mare. E proprio là, in quel luogo di pace, il suo cuore ha cessato di battere. Saranno fissati nei prossimi giorni i funerali nella chiesa parrocchiale della frazione.


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