Tira escrementi al vicino Condannata dopo una lite

San Donà. Li aveva lanciati contro i muri di casa. Riprese e testimonianze inchiodano la donna: dovrà versare duemila euro per danni morali alla vittima

Lite tra vicini di casa, poco lontano dal centro cittadino: volano palate di escrementi contro una delle abitazioni. Ma chi le ha gettato ha dovuto adesso risarcire il danno morale provocato per duemila euro. La vicenda riguarda fatti successi nella primavera del 2009 a San Donà, a due passi da piazza Rizzo, il foro boario cittadino. La dottoressa Tosi del tribunale di Venezia ha riconosciuto adesso una signora di San Donà responsabile di aver gettato escrementi nell’abitazione di un vicino di casa. La donna aveva gettato questi escrementi, presumibilmente umani, con una paletta, prendendo di mira la facciata della casa del vicino. Quest’ultimo non aveva ovviamente accettato di buon grado il gesto che fu ripetuto addirittura in due occasioni diverse e a distanza di breve tempo.

Per questo motivo si era attrezzato e, senza perdere il controllo, aveva ripreso il tutto con una telecamera. Riprese che sono successivamente state confermate anche da vari testimoni. All’uomo, che si è affidato all’avvocato Angelo Lorenzon di San Donà, è stato riconosciuto dal giudice il risarcimento del danno morale per 2.000 euro, praticamente mille euro a palata si potrebbe dire, oltre al diritto al rimborso delle spese di lite. «Purtroppo la vicenda riguarda rapporti di buon vicinato», spiega l’avvocato Lorenzon, «degenerati in maniera incontrollata e che hanno portato a una lite che si è risolta con il risarcimento del danno morale. Un imbrattamento dei muri, come recita la sentenza del giudice, la dottoressa Tosi, rappresenta un fatto che costituisce reato. Si parla di un danno morale, perché moralmente questo atteggiamento lede la persona che lo ha subìto».

«La condotta della convenuta», aggiunge il legale, «si iscrive nell’ipotesi delittuosa dell’imbrattamento di cui all’articolo 639 del codice penale, punito a querela. Si è tenuto conto della natura fastidiosa dei fatti e della circostanza che sia stata deturpata la casa dell’attore. Forse è più fastidioso, oggi come oggi, tirare fuori 2 mila euro per aver gettato escrementi contro il vicino, piuttosto che subìre una condanna dal giudice penale».

Le liti di vicinato in ambito condominiale e tra confinanti sono diffuse più che mai. Anche le forze di polizia vengono continuamente sollecitate a intervenire per litigi di ogni genere, che talvolta possono sfociare anche nella violenza incontrollata o in atti volgari e fastidiosi come quello appena punito dal giudice del tribunale di Venezia che costerà 2 mila euro di risarcimento alla donna che è stata ritenuta responsabile del gesto.

Giovanni Cagnassi

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