Ticket sosta scaduti, per ora si paga

Dopo il chiarimento del ministro («Basta multe»), l’assessore Bergamo prende tempo: «Attendo i documenti ufficiali»
Di Mitia Chiarin
INTERPRESS/GF.TAGLIAPIETRA- CONFERENZA STAMPA DI UGO BERGAMO CON LUCA SCALABRIN E GIOVANNI SENO,ACTV.-17.01.2014.-
INTERPRESS/GF.TAGLIAPIETRA- CONFERENZA STAMPA DI UGO BERGAMO CON LUCA SCALABRIN E GIOVANNI SENO,ACTV.-17.01.2014.-

Basta multe per chi lascia l’auto sulle strisce blu e non aggiorna il pagamento della sosta, ma a Mestre per il momento non cambia nulla e le multe restano in agguato. Non si deve pagare una contravvenzione, ha chiarito il Ministero delle Infrastrutture, ma si tratta di un’irregolarità amministrativa, sanabile con un aggiornamento della tariffa da pagare. Una sorta di «inadempienza contrattuale», ha spiegato il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro al parlamentare Pd mestrino Michele Mognato che aveva posto il quesito con un’interrogazione. L’effetto della spiegazione data dal ministero delle Infrastrutture sulla gestione della sosta a pagamento a Mestre si traduce, per il momento, in un’attesa.

Non cambia nulla per ora e le multe da 28 euro restano in agguato. Gli ausiliari del traffico di Avm continueranno a multare, visto che, dicono dall’azienda, «si è in attesa di comunicazioni ufficiali».

E l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo si premura di spiegare: «Organizzeremo la prossima settimana una riunione con Avm e l’Avvocatura civica per fare chiarezza su questo aspetto. Certo, se dal ministero si chiarisce che non si può elevare una multa ai sensi del Codice della strada per il ticket scaduto, si può invece prevedere una sanzione per violazione di un regolamento, con il rischio, per assurdo, che questa abbia un costo maggiore dell’infrazione precedentemente appplicata. Insomma, dobbiamo chiarire la questione, valutare il regolamento di Avm e leggere i documenti del Ministero. Finora non abbiamo visto nulla».

Per recuperare i mancati pagamenti, le amministrazioni locali possono affidare al gestore della sosta le azioni necessarie per il recupero dei mancati pagamenti, compresi rimborsi e penali. Ed è proprio a questo che fa riferimento la risposta dell’assessore comunale Bergamo riguardo il regolamento di Avm sulla sosta a pagamento in città.

L’incertezza permane nei Comuni e associazioni dei consumatori come l’Aduc parlano già di “caos”: «Purtroppo la dichiarazione del Ministero dei trasporti non è la pietra tombale di questa diatriba, è solo un tassello in più, un piccolo passo verso l'auspicata chiarezza. Occorrerebbe, semmai, una nuova normativa più chiara. Una normativa che non abbia bisogno di interpretazioni».

Difficile, al momento, anche valutare il peso del provvedimento su Mestre, in assenza di dati certi: non si sa quante delle 45 mila infrazioni per soste irregolari, contate nel 2013 dalla Polizia municipale, siano riferibili ai ticket scaduti. Secondo fonti della polizia locale, le multe non sarebbero oltre 150 l’anno. Da Avm nessun dato. Di conseguenza, gli automobilisti restano nell’incertezza in attesa delle comunicazioni del Comune e della Polizia locale mentre le associazioni dei consumatori sono critiche. «Non serve poi molto per sancire che non si multano più i ticket scaduti», dice Lorenzo Miozzi del Movimento Consumatori. «Fa testo la risposta del sottosegretario, no?». E continua: «E poi tengano conto anche del fatto che molto spesso si paga la sosta per una ora e poi di fatto la si utilizza di meno». Più duro Carlo Garofolini di Adico: «La nostra associazione lo dice dal novembre 2013. Purtroppo per avere ragione occorre sempre passare per i tribunali, specie a Mestre dove la viabilità è governata malissimo e si mira, con le sanzioni, solo a fare cassa». A Mestre, tra parcometri e “gratta e parcheggia” per prolungare la sosta occorre tornare all’auto e mettere in vista altri ticket di pagamento. Nella vicina Treviso, dove la sosta si paga anche via sms, basta digitare su qualsiasi parcometro un apposito codice e pagare il dovuto.

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