Ticket, scontro in tv Borletti-Cacciari
Scontro in diretta televisiva ieri - durante il programma Unomattina, su Raiuno - sulla possibile istituzione di un ticket d’ingresso per i turisti a Venezia, tra il sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni - che ha avanzato la proposta per limitare l’assedio turistico alla città - e l’ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari che è invece radicalmente contrario. E Cacciari, in polemica con la trasmissione e con la conduttrice Benedetta Rinaldi che lo incalzava sul tema del turismo, si è alzato dalla sedia e ha polemicamente abbandonato la trasmissione. Borletti Buitoni ha riproposto la sua “ricetta” per Venezia. «Venezia è anche un museo», ha dichiarato.
«Il centro storico ha meno di 60 mila abitanti, rispetto ai 25 milioni di turisti annui. Proponiamo un biglietto di ingresso da cui siano esenti chi ha meno di 25 anni e chi pernotta in città. L’idea è così di raccogliere risorse per la tutela della città, indurre comportamenti più responsabili in chi la visita e regolare il flusso dei turisti mordi e fuggi. Il numero chiuso è una misura difficile da applicare, va bene per i club più che per le città. Poi bisogna capire quando i flussi sono maggiori e favorire il turismo invernale, anche in previsione dei grandi flussi attesi dalla Cina». A questo punto è intervenuto nel dibattito Cacciari, visibilmente irritato, che ha “bocciato” senza appello la proposta del sottosegretario ai Beni Culturali.
«Basta tartassare i turisti che pagano già abbastanza per venire a Venezia. Quella del sottosegretario è una proposta presentata con pochissima conoscenza dei problemi della città, una proposta che torna in pista durante le ferie agostane. In nessuna città del mondo si paga il pedaggio per entrarvi a piedi».
«Ma esiste un problema di esubero di turisti a Venezia?», ha incalzato la conduttrice. Sì o no? Abbiamo poco tempo». «Allora la saluto», ha replicato spazientito Cacciari, abbandonando la trasmissione. Quello del controllo dei flussi turistici resta comunque per i politici veneziani un nervo scoperto, perché nessuna Amministrazione comunale in questi ultimi vent’anni ha dimostrato di saper affrontare il problema.
Il segretario comunale del Pd Emanuele Rosteghin anticipa così la posizione del suo partito sul tema turismo: «Lo stimolo che arriva dal sottosegretario Borletti Buitoni per affrontare a Venezia il tema e i problemi del turismo è senz’altro positivo, ma ogni decisione in merito deve comunque essere presa con la città e la sua Amministrazione e ascoltando le esigenze dei cittadini oltre che delle categorie economiche. Per questo già a settembre come Partito Democratico pensiamo di lanciare un confronto pubblico su come affrontare a Venezia la questione turismo, considerando anche che nel 2015, con l’arrivo dell’Expo di Milano, i flussi saranno probabilmente ancora più intensi. Certamente l’obiettivo primario è la diversificazione dei flussi anche accelerando sui nuovi terminal come San Giobbe e San Basilio che potranno servire allo scopo, oltre che pensare a una politica che, anche sul piano dei prezzi, penalizzi il turismo giornaliero rispetto a quello disposto a fermarsi a Venezia. In questo senso dobbiamo pensare anche a iniziative che valorizzino altre parti della città storica, del Lido e della terraferma come meritevoli di visita. È la tecnologia infine che deve darci una mano sui flussi, con una più puntuale prenotazione delle visite».
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