Ticchettio nel bidone allarme bomba in zona Arsenale
Allerta lanciata da un passante, area interdetta fino all’arrivo degli artificieri: era un oggetto simile a un mouse
VENEZIA. Il rumore faceva pensare a una bomba a orologeria, invece si trattava di un giocattolino buttato in un bidone della spazzatura. Ieri mattina Riva San Biasio e Riva Ca’di Dio sono rimaste chiuse più di un’ora per un allarme bomba, rivelatosi poi infondato. L’allarme è stato lanciato da un passante che, davanti al Museo Navale, ha sentito un ticchettio simile a quello di un orologio provenire da un bidone dei rifiuti. Insospettito, ha preferito avvertire la vicina Marina Militare che ha subito avvisato le forze dell’ordine.
Per qualche minuto si è anche pensato di evacuare il Museo Navale, ma poi si è scelto di aspettare gli artificieri. Il bidone sospetto era quello che sta ai piedi del ponte che collega Riva S. Biasio a Riva Ca’di Dio. Verso le 11 stata bloccata con nastro rosso e bianco un’area molto vasta attorno al ponte. I turisti si sono sentiti persi e hanno chiesto di continuo informazioni a vigili del fuoco, carabinieri e poliziotti. Sul posto sono giunte un’ambulanza, due barche della polizia, due barche dei vigili del fuoco e una dei carabinieri, senza contare chi sulla riva controllava la situazione e con pazienza rispondeva a tutti i turisti che passavano e non sapevano come attraversare quel tratto.
Dopo un’oretta sono arrivati gli artificieri che si sono avvicinati al bidone sospetto, dove da dentro ancora si sentiva il continuo tic tac. Hanno tirato fuori uno strumento che permette di misurare la presenza o meno di materiale esplosivo. Una volta verificato che non ce n’era hanno guardato all’interno del sacco dell’immondizia. All’interno hanno trovato un oggetto, si pensa a un giocattolino, a forma di mouse, ma grande quanto una noce e puntellato di buchini che continuava a emettere quel suono. Immediato un sospiro di sollievo e la liberazione del passaggio che è stato ripristinato. Forse chi l’ha buttato non s’immaginava che avrebbe creato un tale dispiegamento di forze dell’ordine, ma essendo un momento di grande allerta per la sicurezza dei cittadini è stato necessario.
Vera Mantengoli
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