«Ti taglio la gola»: nove mesi al marito violento

Un cinquantenne di Chioggia perseguitava l’ex moglie con offese e minacce notturne. Dovrà anche pagare una multa L’accusa chiedeva più di 2 anni

CHIOGGIA. Per resistere dalle sue aggressioni, l’ex moglie si era pure iscritta a un corso di autodifesa. Lui, M.D., cinquantenne chioggiotto già condannato per maltrattamenti nei confronti dei genitori e resistenza a pubblico ufficiale (e per questo uscito dal carcere qualche settimana fa), non sopportava che, dopo la separazione, la sua casa fosse stata assegnata dal giudice alla donna e alla figlia.

Da allora ha trascorso dei periodi vivendo in macchina, altri in strada come senza fissa dimora. «Suonava il campanello anche di notte, offendeva e minacciava la ex moglie anche con il coltello, la aggrediva sotto casa per strapparle le chiavi», ha ricostruito ieri pomeriggio la sostituto procuratore Alessia Tavarnesi nel corso della requisitoria, chiedendo poi la condanna dell’uomo a 2 anni e 3 mesi di reclusione. Alla figlia avrebbe detto di riferire alla madre che se non gli avesse dato la casa, le avrebbe tagliato la gola. La giudice monocratica Daniela Defazio lo ha condannato a 9 mesi e al pagamento di 3.500 euro all’ex moglie, difesa dall’avvocato Raffaele Pennino.

Il difensore del cinquantenne, l’avvocato Loris Codato, si è battuto per smontare le accuse della pubblico ministero. «Il mio cliente si è separato perché è stata la moglie a volerlo», ha detto, «Una sera si è presentato a casa della ex tutto sanguinante per fare una doccia. Lei non ha fatto altro che chiamare i carabinieri». Nel corso dell’interrogatorio a cui l’imputato si è sottoposto, ha rilasciato dichiarazioni che, secondo la pm, non erano credibili. Da quando è uscito dal carcere, ha riferito l’avvocato di parte civile, è tornato a dare fastidio alla sua ex. —

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