Th Resorts e Club Med scommettono sul Lido di Venezia

Due hotel di lusso all’ex ospedale al Mare, il progetto di Cassa Depositi e Prestiti: le strutture saranno gestite dalla società padovana con il colosso francese 

VENEZIA. Il futuro del Lido “giocato” sul turismo di lusso, legato anche al tema del benessere e sull’attività congressuale.

Sembrano ormai queste le direttrici di sviluppo per l’economia dell’isola dopo anni di crisi, che anche il Comune sembra voler favorire, come dimostra l’appoggio che la neonata Agenzia di sviluppo per Venezia - voluta dal sindaco Brugnaro e guidata da un lidense come Beniamino Piro - ha dato al progetto appena presentato da Cassa depositi e prestiti per la realizzazione di due resort di lusso da 300 stanze e 600 posti gestiti da Th Resorts e Club Mediterranée.

Oltre mille metri quadrati di spazi commerciali, due piscine a mare di fronte alla spiaggia e un centro benessere che svilupperà - come chiede anche Brugnaro - una vocazione sanitaria.

«Siamo stati bravi ma anche fortunati nell’inserirci al momento giusto nel momento in cui Cassa depositi e prestiti ha deciso, con il suo nuovo Fondo, di investire sul turismo», spiega Piro, «coinvolgendola a inserire anche l’ex ospedale al Mare nel “pacchetto” italiano, con circa 130 milioni di euro di investimenti. Ora continueremo su questa strada con altri progetti “mirati”, in cui si inserisce anche la riqualificazione dell’ex Casinò condotta dal Comune per creare sull’isola un vero e proprio polo congressuale che ora stenta a decollare. Ma presto avremo, con l’ex ospedale al Mare in versione resort, anche la necessaria ricettività alberghiera».

Questa idea di un Lido trasformato in isola alberghiera del lusso, a fianco di una Venezia già satura di posti-letto, non entusiasma chi - tra i lidensi - avrebbe preferito nuove attività più vicine al sociale.

Ma è, in questo momento, la dura legge del mercato, visto che non c’è praticamente più spazio per grossi investimenti pubblici.

L’altro polo - legato sempre al lusso e al turismo alberghiero - che sta per ripartire è quello della riqualificazione dell’hotel Excelsior e della futura riapertura del Des Bains, chiuso ormai da diversi anni, dopo la fallimentare esperienza della gestione di EstCapital.

Solo poche settimane fa Manfredi Catella, fondatore e amministratore delegato di Coima sgr, ha annunciato il via libera all’operazione di ristrutturazione del fondo Real Venice I, oggi fondo Lido di Venezia.

Grazie all’accordo con il partner London & Regional Properties (L+R) e il supporto finanziario delle banche Intesa San Paolo e Unicredit, parte il rilancio di Excelsior e Des Bains che si concluderà in cinque anni.

Il budget sarà di 250 milioni. Coima sgr entro la fine del 2017 annuncerà il progettista di interni degli hotel e subito dopo inizierà la vera ristrutturazione dei due hotel. Partendo dall’Excelsior, che verrà chiuso per i lavori solo nei mesi autunnali e invernali, e proseguendo, l’anno successivo, con la ristrutturazione del Des Bains.

La parte pubblica, con Comune e Biennale, è appunto impegnato oltre che sull’area del Palacinema, sull’ex Casinò - con i lavori già in corso - per utilizzare le strutture per la congressualità, al di fuori dei periodi estivi per l’organizzazione e lo svolgimento della Mostra del Cinema.

Ma altre iniziative si annunciano, come quella di un altro resort nell’ex colonia Enel degli Alberoni - portata avanti da Marzotto e una cordata di imprenditori vicentini - a cui proprio Piro ha accennato in occasione della presentazione del progetto dell’ex ospedale al Mare.

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