Testolini diventa “Open” con libreria e ristocaffè

I fratelli Bettio aprono a due nuovi soci: «Ci rinnoviamo per affrontare la crisi» Investiti 300 mila euro per la riconversione commerciale, dal 12 gennaio i pasti
Di Mitia Chiarin
Apertura del nuovo negozio/ristorante Open in via Paganello a Mestre
Apertura del nuovo negozio/ristorante Open in via Paganello a Mestre

Un investimento da 300 mila euro, un progetto di “riconversione” commerciale per salvare e innovare una storica attività, quella del marchio “Testolini” presente dal 1966 a Marghera e dal 1984 a Mestre, prima in Corso del Popolo e poi in via Paganello, laterale di via Torino.

Uno spazio di mille metri quadri che, per affrontare la crisi, si trasforma. Cambia anche il nome: lo spazio diventa “Open”. La cartoleria di “Testolini” si evolve, punta sui prodotti di qualità, ospitando nuove proposte: penne di alta gamma, borse professionali, oggettistica regalo e prodotti per le belle arti. Nel capannone trova posto ora anche lo spazio libreria e un “Ristocaffè” che aprirà i battenti il 9 gennaio con l’inaugurazione e il 12 gennaio aprirà i battenti.

I due fratelli di “Testolini”, Alessandro e Stefano Bettio hanno aperto a nuovi soci: Simone Brisotto che ha avviato a Spresiano (Treviso) una libreria diffusa che a Mestre avrà la sua prima sede, e Andrea Serra che si occuperà della ristorazione con 99 coperti.

Un progetto che innova un vecchio marchio, amplia l’offerta, apre a nuovi soci. In un’area come via Torino, la via del business e dell’Università di Mestre. «Assumiamo anche sei persone, cinque per la ristorazione e una per la libreria, e siamo stati tra i pochi progetti del 2014 ad aver ottenuto il sostegno di Veneto Sviluppo. La scelta deriva anzitutto dalla crisi di un prodotto povero come la carta e la difficoltà di competere nel mercato globale. E poi abbiamo pensato di evolverci con l’arrivo in via Torino dell’Università. E speriamo che arrivino in questa zona anche interventi di riqualificazione come una maggiore illuminazione e nuovi autobus».

Insomma, allo spazio “Open” si potranno fare tante cose: acquistare oggetti di cartoleria, comperare libri, bere uno spritz al bar o mangiare al ristorante. «Teniamo aperto dalle 7.30 del mattino fino alle 19.30, il sabato si chiude alle 12.30 e la domenica siamo chiusi. Puntiamo ad una clientela di professionisti e impiegati, che lavorano in via Torino, e offriamo anche spazi per i pranzi di lavoro», dice Andrea Serra. I quattro soci spiegano che non è stato facile ottenere tutti i permessi dal Comune visto che lo spazio ha oggi diverse funzioni. «Puntiamo anche ad essere uno spazio sociale, dove ci saranno presentazioni di libri e dove si potranno organizzare incontri pubblici. Nello spazio ristorazione utilizziamo prodotti a chilometri zero e cerchiamo di avere una ottica green: apriremo due aree relax, spazi dove leggere un libro preso dalla libreria mentre si attende che il cellulare o l’Ipad si ricarichi ad una apposita colonnina». Nuove sfide del commercio, insomma, in una città dove molte attività piangono per la concorrenza dei centri commerciali e la crisi dei consumi.

Lo spazio cartoleria e libreria, ieri, ha aperto i battenti. Nello spazio dei bambini, il Kids Lab, Marco Capretta ha divertito i più piccoli con le sue storie. Poi un brindisi inaugurale. Il 9 gennaio 2015 tocca al ristorante.

Pronta anche una card per i clienti con sconti del 10 per cento. Tra i prossimi appuntamenti in calendario , il 18 dicembre alle 18 incontro con l’autore Andrea Vitali mentre il 20 dicembre nello spazio Kids Lab ci sarà un laboratorio di riciclo per i bambini per creare delle borse natalizie utilizzando i quotidiani.

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