Testamento biologico Da Mirano il primo sì in Consiglio comunale

MIRANO. Approvata la mozione per istituire il registro dei Dat, le dichiarazioni anticipate di trattamento: Mirano apre al testamento biologico: già nel prossimo Consiglio potrebbe arrivare in aula...
Assemblea ordinaria C.A.V.V. Coordinamento delle Associazioni di Volontariato della provincia di Venezia presso l'istituto Gritti a Mestre - nella foto la presidente del C.A.V.V. Lisa Conti
Assemblea ordinaria C.A.V.V. Coordinamento delle Associazioni di Volontariato della provincia di Venezia presso l'istituto Gritti a Mestre - nella foto la presidente del C.A.V.V. Lisa Conti

MIRANO. Approvata la mozione per istituire il registro dei Dat, le dichiarazioni anticipate di trattamento: Mirano apre al testamento biologico: già nel prossimo Consiglio potrebbe arrivare in aula la delibera che istituisce il registro comunale, dove ogni cittadino maggiorenne potrà esprimere, se vuole, la propria volontà in merito ai trattamenti medico-sanitari a cui essere sottoposto nel caso in cui non fosse più in grado di esprimere il proprio consenso o dissenso informato al medico. Giovedì sera Luisa Conti della civica “Io scelgo Mirano” ha rotto gli indugi, dopo un lungo e tortuoso dibattito in commissione, portando in aula la mozione. Documento approvato, superando anche le resistenze interne al Pd, che ha votato compatto insieme all’Idv, mentre nella maggioranza si è smarcata l’Udc, che ha votato contro. Fuori dall’aula il centrodestra, dall’opposizione il sì è arrivato dal M5S, favorevole ai Dat.

Soddisfatto il sindaco Maria Rosa Pavanello: «Un voto che va incontro a un interesse sempre più diffuso anche tra i miranesi», afferma, «il Consiglio si è espresso per dare, in accordo con la normativa, la facoltà di poter scegliere. Dove si estende la libertà di scelta ci sono progresso sociale ed etico e responsabilizzazione dei cittadini».

Ma ancora una volta la maggioranza perde l’Udc: «L’argomento è delicato e merita una legge nazionale, unico modo per produrre effetti», spiega Giorgio Babato, «curioso come a inizio mandato proprio “Io scelgo Mirano” avesse proposto di togliere dai regolamenti comunali la parola “famiglia”: nelle istituzioni manca ancora una cultura della vita che metta al centro la persona, dal suo concepimento alla morte naturale».(f.d.g.)

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